L’aria condizionata ha effetti sugli occhi?

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Come ogni estate, in questo periodo dell’anno le temperature salgono  notevolmente e con esse aumenta anche l’utilizzo dell’aria condizionata. Infatti, secondo i dati forniti da www.clinicabaviera.it, una delle più importanti aziende oftalmologiche d’Europa, gli italiani sono esposti all’aria condizionata in media per due ore al giorno, anche se ci sono persone che la usano praticamente tutto il giorno, soprattutto al lavoro, con alcuni luoghi pubblici dove i sistemi di condizionamento sono in funzione a tutte le ore del giorno. Spesso però, apprezzando il fresco e sentendoci meglio senza la calura, non consideriamo che non fa bene alla nostra salute e soprattutto ai nostri occhi. Il maggior problema causato dall’aria condizionata in estate è la sindrome dell’occhio secco, principalmente perché si asciuga troppo l’ambiente esterno e questo ha conseguenze dirette sugli occhi.
Tutti gli agenti esterni seccano la superficie oculare: inquinamento, fumo, riscaldamento, ventilatori, ma soprattutto l’aria condizionata. La sindrome dell’occhio secco causa disagi come la sensazione di avere un corpo estraneo o sabbia nell’occhio, bruciore, prurito, rossore e affaticamento degli occhi. Per questo motivo gli esperti di Clinica Baviera danno alcuni consigli per evitare questi problemi in estate:
Ridurre l’uso dell’aria condizionata
La cosa migliore da fare sarebbe limitare l’uso dell’aria condizionata, se possibile, e usarla con moderazione.

Evitare l’esposizione diretta 
Bisogna cercare di evitare l’esposizione diretta all’aria condizionata, non è bene che l’aria fredda colpisca direttamente gli occhi. L’ideale sarebbe lasciar raffreddare una stanza vuota e spegnerla quando ci si entra per restarci a lungo ma, se questo non è possibile, è meglio stare lontani dal dispositivo in modo che non entri in contatto con il viso.

Arieggiare la stanza
È importante arieggiare la stanza in modo che l’atmosfera non si asciughi troppo. Meglio però farlo prima o dopo l’uso dell’aria condizionata perché aprire la finestra con l’aria accesa è un inutile spreco di energia.

Controllare la temperatura
Si consigli di impostare la temperatura a un livello adeguato in modo che gli occhi non si secchino troppo, idealmente tra i 24 e i 26 gradi Celsius.

Usare gli umidificatori
Se fa molto caldo ed è inevitabile usare l’aria condizionata, si possono utilizzare umidificatori o contenitori con acqua per evitare la perdita di umidità causata dai condizionatori.

In ogni caso, se non si può proprio fare a meno dell’aria condizionata e si  comincia a notare che gli occhi si seccano proprio a causa dell’ambiente secco da essa prodotto, gli esperti di Clinica Baviera raccomandano:

Di lubrificare gli occhi di tanto in tanto
Uno dei rimedi più efficaci contro la secchezza oculare è quello di mantenere gli occhi idratati. Quando si sente una sensazione di bruciore o secchezza dopo essersi esposti all’aria condizionata per molte ore, la cosa migliore è usare lacrime artificiali, che possono alleviare tutti i sintomi fastidiosi.

Di sbattere ripetutamente le palpebre
Sbattere le palpebre è un gesto molto semplice e facile che aiuta a ripristinare il film lacrimale e a mantenere gli occhi idratati e protetti dalla secchezza.

Di far riposare gli occhi
Per ridurre la secchezza e l’irritazione degli occhi sarebbe importante anche dormire ore sufficienti ed evitare l’affaticamento degli occhi.

Di seguire una dieta equilibrata
Per una buona salute degli occhi è essenziale mangiare molta verdura e frutta, che sono fonte di energia e di vitamine A e C. Minerali, vitamine, antiossidanti e omega 3 agiscono contro i radicali liberi e l’invecchiamento degli occhi e aiutano a mantenerli meno secchi. In estate è molto importante anche rimanere idratati e bere tra i due e i tre litri di acqua al giorno.
Di recarsi da un oftalmologo
Se dopo questi consigli si percepisce ancora fastidio, è essenziale recarsi da un oftalmologo per un controllo, per evitare di soffrire di una forma più grave di occhio secco, che potrebbe poi comportare ulteriori complicazioni.