Il metodo WAL (Walk And Learn) riscontra un crescente interesse. Anche per migliorare l’apprendimento. Muoversi per imparare? Esatto, è la formula di questo metodo e vale per grandi e piccini. Una questione di plasticità neuronale, facoltà che permette al cervello di auto-rigenerarsi nel tempo. Parola d’ordine “imparo meglio mentre mi muovo”.
Camminare e musica in cuffia
Di cosa si tratta? Semplicemente, camminare ad un preciso ritmo studiato per la singola persona ascoltando brani musicali in cuffia in sincronia con la camminata. Con elasticità, per incontrare l’interesse di tutti con percorsi personalizzati. Un’acquisizione delle neuroscienze: i bambini/e che praticano più di un’ora di movimento al giorno presentano un rendimento scolastico migliore dei bambini meno attivi: facilita l’apprendimento. I benefici dell’attività fisica a livello cognitivo valgono ugualmente per gli adulti. Le ricerche hanno esaminato anche uomini e donne fra i 50 e 60 anni, notando un incremento del 10% nei risultati di test cognitivi da parte di coloro che si erano impegnati in un programma di camminata veloce per quattro mesi. Infatti, sostanzialmente, si richiede di camminare con impegno, non di fare i salti mortali o vincere una medaglia olimpica. Consigliato anche nella terza età per tenere allenato il cervello e tutto il corpo. Interessate le aziende che vedono nell’attività fisica del personale un modo per ottimizzare le risorse, ridurre le pause e l’assenteismo. Ma questo è un altro discorso.
Prima scuola ad Assisi
Il metodo WAL ideato dalla pedagogista Annamaria Crespi: «L’idea – ci spiega – è nata durante gli anni in cui sono stata insegnante di filosofia e psicologia nelle scuole secondarie superiori. E il suo sviluppo è stato agevolato dalle solide basi scientifiche e dall’incoraggiamento di chi ha sostenuto e finanziato il progetto. A gennaio 2019 partirà la prima Scuola WAL ad Assisi per formare gli operatori che si occupano del metodo. Un corso di 5 week end immersivi che fonderanno teoria e pratica».
Durante l’ora di educazione fisica
Per i bambini/e, parte delle ore destinate all’educazione fisica (settimanalmente o bi-settimanalmente, a seconda delle classi e delle esigenze) saranno dedicate alla speciale pratica di apprendimento del Metodo WAL, fondato sul camminare e sui ritmi musicali, tenendo conto degli argomenti del programma scolastico e riservando un po’ di tempo allo stretching emozionale, prima e dopo. «I ragazzi – dice Annamaria – risponderanno a un breve questionario-test all’inizio e alla fine del periodo dedicato alla pratica (novembre-maggio), che servirà a monitorare i loro miglioramenti. Il tutto in collaborazione con i docenti di Scienze Motorie dell’Istituto di Istruzione Superiore Polo – Bonghi di Assisi. Con il via libera di Massimo Paggi, un medico responsabile della medicina materno-infantile per un USL dell’Umbria e, al contempo, assessore di larghe vedute che ha aperto al metodo WAL.
Per info: www.walexperience.com