NATRUE: la cosmesi del futuro deve puntare sui prodotti solidi o a bassa percentuale di acqua

L’Associazione no profit che tutela la vera cosmesi naturale e biologica certificata punta sulla riduzione della percentuale di acqua nei prodotti beauty. L’utilizzo dell’acqua in modo più responsabile è il primo passo verso un significativo contenimento dell’impatto dell’impronta idrica di un’industria cosmetica sempre più sensibile ai temi della sostenibilità e della riduzione degli sprechi.
L’acqua è l’ingrediente più comune nelle formulazioni di bellezza. In media, i prodotti cosmetici ne contengono una percentuale che va dal 60% all’85%, mentre gel e detergenti arrivano fino al 95%. L’acqua in diverse combinazioni può essere miscelata con ingredienti più “densi” per creare creme e lozioni.
A differenza di altri standard privati ​​e volontari per i cosmetici naturali e biologici, i criteri del disciplinare NATRUE prendono in considerazione l’acqua nel calcolo delle sostanze naturali di un cosmetico solo se proviene da una fonte vegetale (ad esempio acque floreali, succhi vegetali, ecc.), escludendo invece l’acqua aggiunta alla formulazione o utilizzata per reidratare estratti vegetali essiccati. I criteri dell’etichetta NATRUE assicurano così che ogni prodotto abbia la massima percentuale naturale e biologica e che il contenuto naturale degli ingredienti non sia né diluito né aumentato.
I consumatori sono sempre più attenti alla provenienza dei cosmetici e al loro impatto sulla natura. Acquistare un cosmetico senza acqua o con una quantità inferiore è utile per evitarne gli sprechi e avere un atteggiamento più eco-responsabile. I cosmetici, che sono composti per la maggior parte d’acqua, ne impiegano inoltre una grande quantità sia in fase di produzione dei prodotti stessi, sia soprattutto nella coltivazione delle materie prime.
L’obiettivo finale dei cosmetici “water free” è aumentare le loro prestazioni in un’ottica di massima sostenibilità ambientale. Grazie alle loro formulazioni concentrate, alcuni detergenti e sieri in polvere possono essere sciolti anche impiegando altri prodotti cosmetici, come le creme idratanti. Inoltre, un numero crescente di prodotti solidi è progettato per essere multifunzionale “all-in-one” per la cura del corpo, del viso e dei capelli.
Le formule cosmetiche solide rappresentano un’ottima base per lo sviluppo e l’innovazione del settore. Questa tipologia di cosmetici è disponibile in formati come barrette, polveri, balsami e burri che vengono utilizzati nella cura della pelle, dei capelli e nel trucco. Il passaggio dai formati liquidi a quelli solidi si traduce anche in una drastica eliminazione degli imballaggi in plastica, oltre a garantire un significativo risparmio di acqua.
Inoltre, i cosmetici solidi garantiscono tempi di conservazione più lunghi, fino a cinque volte maggiori rispetto alle versioni liquide, secondo alcune marche. Riducendo o eliminando il contenuto di acqua nelle formulazioni, si può evitare anche l’eventuale necessità di aggiungere conservanti.
Nel 2020, i leader del settore cosmetico convenzionale si sono impegnati a diminuire il consumo di acqua nella produzione fino al 60%. Oltre alla sua riduzione, il riutilizzo e il riciclaggio sono essenziali per garantire che l’acqua sia utilizzata nel modo più efficace possibile in tutte le fasi di produzione. Molti marchi di cosmetici nel settore naturale e biologico hanno lavorato a lungo per implementare misure per riutilizzare e riciclare l’acqua nei loro processi di produzione, investendo parallelamente in ricerca e sviluppo per sostituire o eliminare l’acqua nei loro cosmetici. Anche l’impatto ambientale post-utilizzo dei cosmetici è una parte fondamentale di un settore che si dimostra sensibile ai temi della sostenibilità assicurando che gli ingredienti possano essere restituiti alle fonti senza mettere a rischio la vita acquatica.