Secondo la Medicina Omeosinergetica il sistema immunitario rappresenta il sistema adattativo che media tra l’ambiente esterno e quello interno, tra ciò che ci appartiene (self) e ciò che è altro da noi (non self), in un’ottica evolutiva dell’individuo e della specie. Per adempiere alle proprie funzioni, il sistema immunitario può contare su organi, tessuti, tipi cellulari e glicoproteine; insieme, tutti questi elementi compongono un sistema organizzato, come una grande ed armonica orchestra, sempre pronto a processare gli input che provengono dall’ambiente, nel normale svolgimento della vita dell’organismo. Quando il sistema immunitario è in equilibrio l’organismo mantiene l’omeostasi, cioè il corretto rapporto tra l’esterno e l’interno, tra ciò che “entra” e ciò che “esce”, che in altre parole chiamiamo salute o benessere.
Purtroppo, sostenere il funzionamento del sistema immunitario oggi è divenuto un bisogno, perché l’essere umano si è molto allontanato dalla natura e dai suoi ritmi e lo stile di vita moderno è costante fonte di distress; infatti oggi i ritmi di vita sono sempre estremamente frenetici e non tengono conto delle specificità stagionali o circadiane, le stesse che per millenni hanno guidato le giornate dell’uomo al pari di quelle degli animali. In aggiunta a questo e spesso proprio per questo, vi è un sempre crescente e quotidiano abuso di farmaci (antibiotici, antinfiammatori, analgesici, ansiolitici etc.) e un’alimentazione errata, inadatta alle proprie esigenze, frettolosa, per questo povera di nutrienti e ricca di cibi industriali, che si accompagna, dulcis in fundo, alla mancanza di movimento fisico aerobico. Immaginate tutto questo al pari di una pioggia di granelli di polvere in complessi ingranaggi, che quindi cominciano a “girare” male.
In termini di Medicina Omeosinergetica possiamo dire che questi squilibri producono un mal funzionamento o un funzionamento ridotto del sistema immunitario, che conduce ad una eccessiva intossicazione e che sfocia, tra l’altro, nella necessità di attivare agenti infettivi (batteri, virus, funghi, parassiti…) in aiuto ai meccanismi endogeni di disintossicazione, in maniera direttamente proporzionale all’alterazione del funzionamento stesso.
Dopo queste poche considerazioni, dovrebbe apparirci evidente che il modo migliore per rafforzare le difese immunitarie, e quindi prevenirne lo squilibrio, al fine di mantenere un buono stato di salute, è adottare uno stile di vita sano, in accordo con i ritmi della natura che ci circonda e che in pratica si traduce nei seguenti pochi capisaldi.
- Seguire una dieta appropriata. La consuetudine di consumare frutta, verdura, cereali integrali, associata magari all’assunzione di prebiotici e probiotici (fermenti lattici vivi), e la buona abitudine di limitare l’assunzione di cibi ricchi di grassi saturi, ma assumere grassi polinsaturi in buona misura (olii vegetali spremuti a freddo) bere acqua priva di inquinanti, sono alla base di un regime alimentare corretto nonché atto a rinvigorire il sistema immunitario.
In ogni caso adattare l’alimentazione in base alla propria costituzione e, per la quantità e gli orari, al tipo di attività che si svolge durante la giornata.
- L’attività fisica. Lo sport aiuta a potenziare il sistema immunitario, purché praticato in modo intelligente, equilibrato e senza eccessi. In merito agli effetti benefici dello sport sulle difese immunitarie, interessanti studi scientifici hanno dimostrato, per esempio, che l’esercizio fisico regolare ed aerobico migliora la funzione dei neutrofili, ossia una delle componenti cellulari costituenti i globuli bianchi.
- Il mantenimento nella norma del peso corporeo. Questo aspetto è strettamente connesso a un regime alimentare equilibrato e a un esercizio fisico costante. L’accumulo di grasso in determinate aree del corpo può anche portare a gravi conseguenze metaboliche e, in generale, ha sempre conseguenze sull’attività e sulla vita del cuore!
- Riposare a sufficienza. Durante il sonno notturno, tra le altre cose, il corpo umano rielabora le proteine introdotte con la dieta e se ne serve anche per ristrutturare il sistema immunitario. Chi non dorme abbastanza, nel corso della notte, non riesce a utilizzare le proteine per il suddetto scopo, quindi è più vulnerabile alle infezioni.
Per affiancare queste sane abitudini di vita è possibile anche avvalersi delle risorse che la natura offre da sempre all’essere umano: il variegato gruppo di piante medicinali ad azione drenante, immunomodulante e adattogena. Queste piante, infatti, rappresentano un ottimo aiuto per supportare il corretto funzionamento del sistema immunitario e per il ripristino del suo equilibrio, non presentando effetti indesiderati (ovviamente se assunte seguendo le corrette indicazioni).
Esistono numerose evidenze tradizionali, empiriche e cliniche del fatto che gli estratti vegetali possono offrire una certa protezione e quindi essere utilizzate per prevenire come per alleviare i sintomi, oltre a promuovere il benessere generale. Inoltre, in tempi di crisi sanitaria, tra cui l’attuale pandemia, i potenziali benefici degli integratori a base di botanicalssono al centro dell’attenzione, avendo la fitoterapia un ruolo consolidato nell’autocura e nell’assistenza sanitaria di tutti i giorni. Numerose sono le piante che la tradizione e l’uso consolidato ci indicano nel trattamento delle manifestazioni simil-influenzali.
In particolare Andrografis Paniculata, Pelargonium sidoidese, Scutelaria baicalensins attenuano gli effetti negativi dello stress fisico e psicologico, migliorano la funzione immunitaria e sono utili per fornire benefici sistemici nelle infezioni del tratto respiratorio.
Andrographis paniculata è stata utilizzata tradizionalmente come antipiretico e tonico nella fitoterapia indiana e cinese, per ridurre i sintomi febbrili, ma anche la tosse, il raffreddore e l’influenza e per favorire la convalescenza, suggerendo un possibile ruolo terapeutico per le manifestazioni acute delle infezioni del tratto respiratorio.
Pelargonium sidoides è una pianta che è stata utilizzata per secoli in Africa meridionale per il trattamento di diversi disturbi, tra cui le infezioni delle vie respiratorie. L’uso consolidato per le bronchiti acute in adulti e bambini è supportato da trial clinici randomizzati, condotti sull’estratto delle radici.
Scutellaria baicalensis è una delle piante medicinali più diffuse in tutto il mondo ed è ampiamente usata nella medicina tradizionale cinese (MTC) per il trattamento delle sindromi influenzali e delle polmoniti.
PER SAPERNE DI PIU’
https://olosluce.com/i-benefici-delle-piante-nelle-sindromi-influenzali/
Una delle principali preoccupazioni nello sviluppo di farmaci derivati da piante medicinali è il danno indotto dalle erbe agli organi vitali, in particolare al fegato, infatti si valuta spesso la citotossicità cellulare in vitro. Quantitativi di estratto e dosaggi bassi (low dose) possono bypassare quest’ultimo aspetto: è stato più volte dimostrato da ricerche autorevoli di biofisica medicache la cellula risponde addirittura più rapidamente a basse stimolazioni, senza rischio di citotossicità.
Per questo le tre piante, in bassi quantitativi e in sinergia, sono presenti in LUXIMMUNO 3 tubi dose, un rimedio in granuli di saccarosio sulla cui superficie sono adsorbiti gli estratti vegetali. Il rimedio della linea Lux.M si distingue per la sua efficacia preventiva delle manifestazioni influenzali, mantenendo il sistema immunitario nel suo naturale equilibrio, anche nel contesto della complessa vita moderna. Il rimedio è anche utile nel trattamento nelle manifestazioni acute, qualora non si sia intervenuti efficacemente in prevenzione.
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