Arriva dall’Istituto di Candiolo IRCCS, in provincia di Torino, una scoperta rivoluzionaria per contrastare il tumore al colon-retto. In collaborazione con il Sanger Institute di Cambridge, è stata sviluppata una terapia applicabile su questo cancro che ogni anno colpisce 53 mila persone solo in Italia.
I ricercatori di Candiolo, guidati dal prof. Livio Trusolino e dal prof. Andrea Bertotti, hanno identificato una proteina responsabile della crescita di uno specifico tipo di cancro. “Ogni tumore ha un tallone d’Achille, una vulnerabilità”, spiega il dottor Trusolino.
Analizzando uno dei geni candidati, chiamato WRN, hanno dimostrato che l’eliminazione del gene è dannosa in particolare nei tumori del colon di tipo MSI (alta instabilità dei microsatelliti). L’Istituto Sanger di Cambridge ha applicato una tecnologia chiamata CRISPR/Cas9 che permette di eliminare, una per una, le proteine presenti in un tumore. Quando una proteina è identificata come decisiva per la crescita del tumore, la sua inattivazione, tramite il sistema CRISPR/Cas9, porta alla morte della massa neoplastica. Effettuando una rimozione sistematica di migliaia di proteine in centinaia di tumori diversi, si è identificata una serie di geni “candidati” che, una volta eliminati, avrebbero compromesso la crescita di alcuni tipi di tumore.
La ricerca è ancora agli inizi e a breve affronterà la prima fase di trial clinico. Anche se ci vorranno anni per sviluppare un farmaco, le prospettive sono promettenti.