Ottimo per la prevenzione dell’osteoporosi. Ma i semi di sesamo hanno anche altre importanti qualità nutrizionali. Come possiamo approfittarne?
Un alimento davvero singolare. E’ il più ricco di calcio insieme ai semi di Chia, ma costa di meno. Una piccola tazza di semi di sesamo copre il fabbisogno giornaliero di calcio, essenziale per mantenere le ossa in buona salute.
Meno note sono altri punti di forza del sesamo.
– Contiene due sostanze uniche: sesamina e sesamolina. Due lignani che abbassano la colesterolemia e proteggono il fegato dai danni ossidativi (dovuti per esempio a una cattiva alimentazione).
– Hanno un contenuto molto elevato in fitosteroli, anche loro segnalati come potenti sostanze che abbattono i livelli di colesterolo nel sangue. Ricordiamo che i fitosteroli vengono aggiunti ad alcuni “burri” proprio per sparare in etichetta l’effetto anti-colesterolo.
– Benefici per il cuore e i vasi sanguigni: il sesamo è ricchissimo di grassi omega-3.
– Sono molto ricchi di minerali ma soprattutto di rame, magnesio e manganese. Il rame è conosciuto per il suo impiego in alcune malattie reumatiche per il suo effetto antinfiammatorio e antidolorifico. Il magnesio, com’è noto, è importante per il buon funzionamento del sistema cardiovascolare e respiratorio e aiuta a ristabilire un sonno di buona qualità.
Infine, è anche un’ottima fonte di triptofano, che aiuta a combattere la fame nervosa e compulsiva.
Non sono molte le ricette che prevedono il sesamo come ingrediente principale. Come possiamo allora assumerlo regolarmente e in buone quantità?
I semi di sesamo si possono mettere nella pasta per preparare torte e pane, oppure usarli come impanatura. Ma il modo migliore per consumarli è quello di metterli nell’insalata, nelle zuppe o sulle verdure cotte (provate sui broccoli con un po’ di limone): si consiglia di non tostarli o scaldarli per mantenere inalterato il loro potere nutritivo. Meglio frantumarli, poco prima del consumo.
Spazio comunque alla fantasia: si possono per esempio far saltare in padella le verdure con semi di sesamo, salsa di soia, zenzero e aglio.
Con i semi si può anche preparare il “Gomasio”, per insaporire i nostri piatti. Si mescolano i semi leggermente tostati e frantumati a sale marino (rapporto di circa 10:1). Dopo un passaggio in forno il composto si frantuma ed è pronto.
Per quanto riguarda il Tahin, la pasta o burro di sesamo, il contenuto dei nutrienti varia a secondo del metodo produttivo. Esistono diversi tipi di Tahin, ricavati da semi più o meno decorticati o integrali. Se i semi vengono decorticati si riduce drasticamente il contenuto di calcio.
Ricordiamo infine che in alcuni paesi del Medio Oriente sono molto popolari i dolcetti a base di Tahin, denominati Halva.