Sta emergendo un altro beneficio di questo frutto: consumato durante i pasti sembra ridurre il desiderio di cibo, rende più sazi (rispetto ad altri alimenti). Utile quindi per il controllo del peso corporeo.
L’effetto è stato notato dai ricercatori della Loma Linda University nelle persone in sovrappeso. Anche quando sostituisce una delle altre portate, l’avocado appare in grado di renderci più soddisfatti del pasto: nelle ore successive siamo meno spinti a cercare cibo.
Si riducono anche i picchi post-prandiali di insulina, il ché potrebbe avere un ruolo sia per non ingrassare, sia nel diabete.
Via libera, dunque, alla salsa Guacamole (nell’immagine):
http://ricette.giallozafferano.it/Guacamole.html
Lo studio di Loma Linda è stato presentato nei giorni scorsi a Granada in occasione del 20° congresso internazionale di Nutrizione.
Ma a parte questi effetti, da confermare, ricordiamo le principali caratteristiche nutrizionali dell’avocado, molto ricco di grassi “buoni”: si consiglia alle persone con problemi di peso.
1 – Nonostante la consistenza “grassa” del frutto, contiene pochissime calorie.
2 – Pochissimi anche i grassi saturi: solo un grammo per circa mezzo etto.
3 – Niente colesterolo.
4 – Niente sodio.
5 – Ridottissima la quota di zuccheri.
6 – Contiene invece una buona quota di grassi “buoni”, mono e poli-insaturi.
7 – Contiene vitamina B, C, E, folati.
8 – E’ una importante fonte di fitosteroli: nell’intestino riducono l’assorbimento di colesterolo.
9 – Contiene luteina, di cui si conoscono le proprietà salutari per l’occhio.
Da sottolineare, infine, che se riuscissimo a sostituire alcuni cibi grassi con i grassi dell’avocado potremmo avere anche un effetto sull’ipertensione. L’avocado è infatti inserito tra i vegetali consigliati dalla dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension).
Fonte:
IUNS, International Congress of Nutrition (Granada)
http://icn2013.com/