Meglio piangere quando è il momento, non dimostrarsi a tutti i costi uomini o donne sempre in controllo (e gli elefanti? E’ vero che piangono?)
La novità è uno studio condotto dall’Università di Tilsburg in Olanda. Per farlo bisognava indurre il pianto ai partecipanti. I ricercatori hanno scelto due film: ‘La vita è bella’ di Roberto Benigni oppure ‘Hachiko: il tuo miglior amico’ del 2009, la storia di un cane che attende il suo padrone in stazione ferroviaria anche dopo molti anni dalla sua dipartita. E’ il remake di una pellicola giapponese. Film completo online (ovviamente non allegro…ma ben fatto):
http://www.dailymotion.com/video/x2883lw_hachiko-il-tuo-migliore-amico-2009-film-completo-ita_shortfilms
Nello studio olandese il 70% delle persone hanno pianto guardando Hatchiko e il 40% guardando La vita è bella. Fin qui nulla di speciale, sono due film commoventi. Ma i ricercatori hanno fatto il loro lavoro sottoponendo questionari prima e dopo la visione dei film. Questi i risultati: dopo circa un’ora e mezza l’umore di chi si era lasciato andare alle lacrime migliorava in modo significativo, mentre chi non aveva pianto manteneva lo stato dell’umore precedente la visione del film. Questo è interessante anche nell’ottica della comprensione dei disturbi del tono dell’umore, tra cui la depressione.
Altri film ‘tearjerkers’, come dicono gli anglosassoni, o ‘strappalacrime’, come diremmo noi, sarebbero ‘Inside Out’ e ‘L’attimo fuggente’ nella scena finale. Si usano per questo tipo di ricerche.
E gli elefanti? E gli altri animali? Piangono o è solo la proiezione dei nostri sentimenti?
Si dice che piangono ma è vero? Se ne discute da tempo. Nel 2013, su alcuni media, è stata raccontata la storia di un cucciolo d’elefante che ha pianto ininterrottamente per cinque ore dopo essere stato abbandonato dalla madre.
Elephant tears: Newborn weeps after being parted from mother who tried to kill him
Esiste anche un bel libro (edito in Italia da Tropea nel 2010) che prova ad esplorare l’espressione delle emozioni degli animali: ‘Quando gli elefanti piangono’ di Jeffrey Masson, psicanalista, animalista ed esperto di sanscrito. Oppure, sempre dello stesso autore, ‘Il maiale che cantava alla luna’ (Il Saggiatore del 2009). Autore interessante, ricercatelo. Secondo lui, non piangiamo solo noi e gli elefanti ma anche tanti altri animali, a loro modo. Non esiste però consenso su questo punto: altri specialisti si mettono di traverso.
Lo studio olandese, che vede come primo autore Asmir Gracanin:
Why crying does and sometimes does not seem to alleviate mood: a quasi-experimental study, Motivation and Emotion, agosto 2015
http://link.springer.com/article/10.1007%2Fs11031-015-9507-9