Nel nuovo numero de L’altra medicina magazine, la nostra preziosa amica Thea Crudi ci prende per mano e ci introduce al potere terapeutico dei Mantra dell’Himalaya. Un viaggio entusiasmante, di cui Thea è sicuramente un’interprete autorevole e affascinante
Ecco un breve passo dell’articolo scritto per noi da Thea; per la lettura integrale, correte in edicola!
Secondo i Veda, i testi dell’antica filosofia indiana, l’universo visibile si manifesta attraverso il suono, esiste e si mantiene tramite il suono e poi si dissolve per riaggregarsi sempre attraverso il potere del suono. Lo Shiva Sutra insegna che questo mondo è prigione e sofferenza per chi non conosce il potere misterioso dei suoni. Diventa invece gioia e forza per chi conosce e pratica la scienza del suono. «L’infinita potenzialità del suono – spiegava ad esempio il maestro indiano Paramhansa Yogananda – deriva dal Verbo Creativo OM, il cosmico potere vibratorio che sta dietro tutte le energie atomiche. Qualsiasi parola pronunciata con chiara consapevolezza e profonda concentrazione ha un valore materializzante. Il segreto risiede nell’elevazione del ritmo vibratorio della mente».
Come si esegue?
Il Mantra OM è il Mantra per eccellenza, il suono eterno e primordiale. La O rappresenta l’energia che sale dal primo Chakra (elemento Terra) al quinto Chakra (Spazio infinito). La Emme (M) rappresenta la vibrazione serena ed autoguarente della mente.
Dopo una profonda inspirazione, iniziate una lentissima espirazione emettendo il suono O. Fatelo salire dall’interno, dal basso. Poi a metà espirazione chiudete le labbra senza serrarle ed emettete il suono M, che deve risuonare internamente nella testa in modo simile ad un ronzio di api. Poi ricominciate con una successiva inspirazione e continuate. Fatelo sette volte e contate con le dita per non distrarvi.