Quando si parla di essenze floreali, il primo pensiero va a Edward Bach e ai suoi 39 fiori. Li conosciamo bene, sappiamo la loro efficacia e ne parliamo costantemente all’interno della nostra rivista.
Ma il variegato mondo della floriterapia offre anche tanto altro. Un esempio su tutti: i bush flowers, provenienti dall’Australia (nella foto, Pink mulla mulla). Questo immenso paese possiede le più antiche specie e il più alto numero di fiori. Inoltre, si tratta di un continente incontaminato, carico di antica energia.
In base all’esperienza di chi li ha provati, sembra proprio che i fiori australiani garantiscano risultati sorprendenti. Agiscono come catalizzatori, aiutando a risolvere una vasta gamma di stati emotivi negativi e sviluppando le “giuste” intuizioni che ognuno di noi ha dentro di sé, permettendo così alla persona che li utilizza di raggiungere armonia spirituale, emozionale e mentale.
Il “catalogo” comprende 69 essenze. Questi rimedi – ognuno dei quali ha peculiarità e indicazioni ben precise ¬ garantiscono gli effetti migliori se presi singolarmente oppure se combinati con criterio, in modo che tutte le essenze facenti parte della miscela siano indirizzate allo stesso obiettivo finale. In situazioni di crisi particolarmente gravi si possono combinare fino a 7 essenze singole, ma normalmente si consiglia un utilizzo massimo di 4 essenze.
Ritrovare gioia e serenità, accettare i cambiamenti, aprire il cuore agli altri, risvegliare la spiritualità, perdonare gli errori altrui e scoprire la pace interiore: queste sono soltanto alcune delle indicazioni dei fiori australiani.
Infine, è importante ribadirlo, i rimedi offerti dalla floriterapia sono del tutto naturali e privi di tossicità, non presentano alcuna controindicazione, non provocano effetti collaterali, possono essere combinati senza problemi sia ai farmaci tradizionali sia a quelli omeopatici (di cui sono considerati complementari).
Provateli e raccontateci le vostre esperienze…