Prima di essere un ingrediente ricercato in cucina, lo zafferano era una spezia utilizzata nel Mediterraneo orientale e nei paesi islamici come una medicina. In particolare, in Persia dove ancora oggi si producono circa i tre quarti dello zafferano presenti sul mercato.
Vediamo, intanto, gli impieghi “a domicilio” di questa pianta.
Sul mercato si trovano le bustine di Saffron Tea: ‘Azafràn’ in Spagna, dove oggi hanno una buona produzione: ma anche in Italia resistono alcune colline di “oro rosso”. Infatti è la spezia più costosa: si usa lo stimma rosso del fiore (nella foto), cioè la stessa parte da cui si ricava la polvere che mettiamo nel risotto alla milanese. Da noi, questo tè viene spesso presentato come d’aiuto per la depressione, per i problemi mestruali e come agente preventivo dei tumori.
Possiamo anche usare lo zafferano del supermercato mettendone un pizzico in acqua calda, tenendolo in infusione a lungo (10-20 minuti per estrarre le sostanze). Ma non esageriamo con le dosi. Metterlo sui cibi ha un senso anche per le sue proprietà digestive. La medicina tradizionale islamica, come vedremo qui sotto, da molto tempo sostiene che questi effetti (e altri) sono veritieri.
Torniamo quindi alla storia. Sui libri classici della medicina islamica, risalenti ai tempi del nostro Medioevo, lo zafferano (Crocus sativus) è indicato come un rimedio infallibile contro diversi disturbi e malattie. Lo descrivono come un principio caldo e secco, astringente, e dunque necessario per equilibrare gli eccessi dei due principi opposti (freddo, umido). I medici arabi avevano adottato la dottrina dei temperamenti dalla Grecia classica.
Ma, in pratica, per cosa veniva utilizzato?
1 – Contro i disturbi del fegato ma anche di stomaco: si considerava un tonico gastrico, un digestivo capace di ripulire lo stomaco. E’ anche un soppressore dell’appetito.
2 – Si consigliava alle donne con dolori e irregolarità mestruali. Oppure anche per indurre il parto.
3 – Ha proprietà esilaranti e anti-depressive: si diceva che elevasse l’”essenza dello spirito”. Alcuni studi in Occidente hanno confermato l’effetto anti-depressivo.
4 – Sui testi medici arabi era presentato anche come afrodisiaco, e come cura per l’impotenza maschile.
5 – Tradizionalmente, in varie formule, era prescritto per migliorare la funzione respiratoria, e contro l’asma.
6 – Nel testo arabo “Canone della Medicina” lo zafferano è menzionato come trattamento dei tumori, soprattutto dell’utero. Gli studi scientifici rilevano una promettente attività anti-carcinogena e anti-ossidante.
7 – Possiede un’azione anti-infiammatoria e molti libri di medicina islamica lo indicano per trattare le malattie infiammatorie.
Ai nostri giorni le analisi biochimiche hanno identificato diversi principi attivi, responsabili di queste azioni biologiche. L’interesse si concentra soprattutto su crocina e crocetina. Da tenere presente che si tratta di una droga potente, la natura non scherza: non superiamo la dose di 1,5 grammi al giorno, e comunque MAI oltre i 5 grammi. Può causare mal di testa, nausea e altro. Non facciamo esperimenti sulla nostra pelle. Sappiamo che lo sapete, ma noi dobbiamo dirlo.