Ecco, purtroppo, un classico estivo: le persone predisposte soffrono con maggiore frequenza di pressione bassa. Alcuni oli essenziali possono aiutare.
Il rimedio d’elezione è l’olio essenziale di menta piperita: si mettono 2 gocce in un cucchiaino di malto al mattino e a mezzogiorno dopo pranzo. Oppure, quando l’ipotensione si fa sentire con giramenti di testa, palpitazioni e stanchezza, si può mettere una goccia sulla parte interna dei polsi respirando profondamente.
E’ uno stimolante nervoso, e per questo motivo è meglio evitare l’assunzione a tarda sera, prima di andare a letto.
Teniamo conto, poi, che l’olio essenziale di menta piperita è uno dei rimedi più versatili in aromaterapia: è spesso inserito nei kit di pronto intervento. Viene per esempio consigliato per i problemi digestivi: in questo caso 1 o 2 gocce in un cucchiaino di olio d’oliva o di malto dopo un pasto impegnativo. Inoltre, si considera un buon antidolorifico, una tradizione conosciuta soprattutto nel nord Europa: in caso di mal di testa 2 gocce sulle tempie e fronte o impacchi umidi. Attenzione però: alla lunga irrita la cute. Ma possiamo anche lasciar evaporare l’olio in un diffusore.
Torniamo all’ipotensione.
Per la pressione bassa, l’olio essenziale di menta piperita può essere associato a quello di pino silvestre: una goccia per ciascuno in un cucchiaino di malto da inghiottire.
Oppure, possiamo unire 1 goccia di OE di menta piperita, 1 goccia di pino silvestre e 2 gocce di OE di rosmarino CT canfora (c’è chi aggiunge anche 2-3 gocce di arnica). Il cocktail si respira profondamente dopo averlo applicato sui polsi, oppure si massaggia la parte centrale del torace e i fianchi.
Avvertenze
Per quanto riguarda l’olio essenziale di menta piperita è necessario prendere alcune precauzioni. Evitiamo durante la gravidanza, l’allattamento e nei bambini. A lungo andare, può irritare la pelle. Se una goccia finisce nell’occhio bisogna sciacquarlo subito con olio vegetale di mandorla.