Diverse esperienze mostrano come l’impiego di alcune essenze contribuisca a ridurre ansia e stress. In primis, l’olio di bergamotto.
A volte è l’attesa (di un esame scolastico, di una chirurgia, una visita medica o di un colloquio di lavoro…) che si rivela insopportabile. Meglio, se possibile, non prendere psicofarmaci cui ci si fa presto l’abitudine. Nell’ambito dell’aromaterapia si può scegliere tra alcuni oli essenziali da usare ‘al bisogno’: soprattutto lavanda (Lavandula augustifolia), rosa damascena, sandalo (Santalum album), ma anche altri in varie miscele. E poi il bergamotto (Citrus bergamia).
Riguardo al bergamotto si segnalano diversi studi. L’ultimo in ordine di tempo risale al mese scorso, dell’Università di Taipei, Taiwan (nel mare Cinese esiste un’importante scuola di aromaterapia).
Sono state reclutate 116 persone in attesa di un intervento chirurgico ambulatoriale, quando l’ansia sale a mille. Alcune sono state esposte per 30 minuti all’aroma di bergamotto, altre a uno spray di vapore d’acqua (per poter confrontare in placebo). Poi sono andati a misurare i parametri dell’ansia e i segni vitali.
L’olio essenziale ha ridotto in misura significativa l’ansia, rispetto agli altri. Si sono visti anche effetti ‘fisici’ come una riduzione della pressione arteriosa e del ritmo cardiaco, la tachicardia. Per questo motivo gli autori concludono che l’aromaterapia può avere un ruolo nel ridurre l’ansia in quelle circostanze. Meglio se l’impiego degli oli è affiancato da altri interventi, come l’ipnosi, le visualizzazioni guidate o la musicoterapia. Inoltre, fa una grande differenza il comportamento del personale medico e infermieristico.
Bergamotto, una specialità italiana.
Tradizionalmente, da noi, la pianta si coltiva sulla costa ionica calabrese, dove esistono ancora molti ettari di terra adibiti a bergamotteti e una lunga esperienza estrattiva dell’olio. Nelle università calabresi si studiano le proprietà biologiche dell’olio essenziale, come in questo caso:
Fitoterapia, settembre 2010
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0367326X10000171
Lo coltivano anche in Marocco. Di questo agrume si può estrarre il succo, particolarmente amaro, e contenente sostanze che riducono il colesterolo. Se ne fa anche un liquore tipico, il bergamino. Certo, il frutto fresco non è facile da trovare, in compenso spendiamo per i ‘superfood’ d’importazione…
Nella scelta dell’olio essenziale, che è anche un buon antisettico, è meglio che l’essenza sia defurocumarinizzata, cioè che sia stata eliminata la furocumarina, che rende la pelle sensibile ai danni causati dalla luce solare (appare cancerogena nell’uso esterno).
Infine, attenti alle contraffazioni. L’essenza di bergamotto è pregiata, ricercata anche dall’industria profumiera, francese e di tutto il mondo. Chiedere prima di acquistare. Può essere diluita, e questo soprattutto ai danni dei nostri coltivatori. Un articolo sul tema è questo:
http://www.goleminformazione.it/articoli/bergamotto-cedro-reggino.html
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