Servono solo tre ingredienti, facilmente reperibili. Si sfrutta l’azione antinfiammatoria dello zenzero, o ginger.
Prendete una bella radice di zenzero, tagliatela a pezzi e centrifugatela per estrarne il succo. In un recipiente di vetro versate il succo di zenzero insieme a 40-50 millilitri di olio di sesamo e 10 millilitri di olio di mandorle dolci. Chiudete ermeticamente e, se non lo usate subito, conservate in frigorifero, ma tenete conto che questa miscela si conserva solo per qualche giorno.
Usate il rimedio per massaggiare le parti dolenti. Agitate bene prima di applicarlo. Ed è importante che sia a temperatura ambiente: cioè è meglio tirarlo fuori dal frigo un po’ prima dell’uso. Mani fredde? Prima riscaldatele, deve essere un massaggio piacevole.
Comunque, esistono alcune precauzioni. Secondo la medicina macrobiotica meglio non usare lo zenzero sulla testa, su ferite e lesioni. In generale, evitiamo l’impiego se la cute, per vari motivi è infiammata, e se è presente febbre. Occhio alle reazioni allergiche, rare ma possibili.
E l’olio di sesamo?
Con l’olio di sesamo possiamo effettuare un massaggio mattutino, anche senza aggiunte di erbe. Il momento sarà presto propizio, perché la Primavera è alle porte: l’oleazione mattutina è tra le operazioni consigliate dall’Ayurveda soprattutto nei periodi di transizione stagionale. Questa cura quotidiana stimola la pelle ad adattarsi alle nuove temperature e al gradiente di umidità. In ciò contribuendo a prevenire disidratazioni e altre alterazioni cutanee stagionali.
Zenzero anche per le artriti
Ormai esiste una consistente letteratura in merito. Poiché l’artrite è sostenuta da citochine pro-infiammatorie, si cerca con i farmaci di bloccare la produzione endogena di queste sostanze. In alcuni studi l’estratto di zenzero è risultato più efficace di ibuprofene (un Fans), con un effetto paragonabile ai corticosteroidi (che però hanno effetti collaterali). Un altro studio aveva anche segnalato che lo zenzero in estratto è meglio del diclofenac nel ridurre il dolore, senza danneggiare la mucosa dello stomaco.
In fitoterapia, per via orale, si usano gli estratti di zenzero titolati in gingeroli (guardare in etichetta: dai 200 a 1000 mg al giorno, in più assunzioni), o anche la polvere e la tintura madre. Ma noi possiamo approfittare dello zenzero fresco in molti modi, per esempio grattuggiandolo sulle insalate, nelle minestre o preparando tisane (magari insieme alla cannella). Ovviamente, poi, il ginger ha la sua personalità, che non piace a tutti in cucina…