Ricordate le ricerche sulla ‘memoria’ dell’acqua? Ci sono importanti novità sperimentali. Biologi e Fisici, sotto la guida del compianto Emilio Del Giudice e del Nobel Luc Montagnier, stanno pubblicando i loro risultati.
In sintesi: il DNA presente in ogni cellula vivente emette segnali elettromagnetici (EMS). Se, in una provetta piena d’acqua, mettiamo cellule malate o batteri patogeni è possibile captare e registrare il segnale del loro DNA. Questa informazione può poi essere trasferita ad un’altra provetta piena d’acqua pura che forma così particolari nanostrutture ed emette lo stesso EMS. La prima provetta si può trovare a Berlino, l’altra in Italia. Non importa: l’informazione si trasferisce per via digitale (attraverso internet) senza alcun contatto tra i liquidi.
Ma veniamo al dato stupefacente: l’acqua della seconda provetta, che ha ricevuto l’EMS, acquisisce delle proprietà biologiche, esattamente quelle del DNA presente nella prima provetta. Infatti, quell’acqua ‘informata’ via internet, appare in grado di ricostruire il DNA delle cellule presenti nella prima provetta.
Il particolare passaggio informativo è possibile inoltre solo quando l’acqua acquista una particolare coerenza di tipo biologico, simile a quella presente nell’acqua dei sistemi viventi. Il team di Emilio Del Giudice, insieme a Giuseppe Vitiello (INFN, Un. Salerno) e Alberto Tedeschi (WHITE Holographic Bioresonance, Milano) , ha infatti messo le basi teoriche di questa visione fisica dell’acqua basata sulla coerenza. Nell’immagine da sinistra: Emilio Del Giudice, Luc Montagnier e Alberto Tedeschi.
E’ una novità assoluta per la biologia e la medicina convenzionale. E le ricadute pratiche potrebbero essere enormi, anche nuove possibilità di cura.
Intanto, queste ricerche possono finalmente spiegare il motivo per cui i rimedi omeopatici funzionano davvero. L’acqua dei rimedi, dopo essere giunta in contatto con specifiche molecole biologiche, trattiene un’informazione biologica responsabile dell’effetto terapeutico.
Il nuovo lavoro è appena stato pubblicato su Electromagnetic Biology and Medicine.
Si è scoperto quindi che l’acqua pura semplicemente sottoposta a campi elettromagnetici acquisisce un’informazione, la trattiene formando nanostrutture e a sua volta può trasferirla ad altre strutture viventi per produrre DNA.
E le possibili ricadute terapeutiche? Nel corso delle indagini i ricercatori hanno visto che, attraverso l’acqua informata, è possibile far produrre uno specifico DNA anche a cellule tumorali (di tumore mammario, leucemia mieloblastica e linfoma). Nello specifico si è visto che le cellule tumorali iniziano a produrre il DNA di un batterio patogeno cui era stata esposta la prima provetta (Borrellia burgdorferi, responsabile della malattia di Lyme). Non solo, ma quelle cellule tumorali smettono di replicarsi.
Le prossime ricerche approfondiranno questo fenomeno. E’ chiaro che, se i dati saranno confermati, si potrà pensare di mettere a punto terapie basate su ‘acqua informata’. E’ ancora presto, però, per arrivare a conclusioni certe o per cercare cure innovative. I risultati si devono considerare preliminari.
Nello stesso tempo, potremmo trovarci di fronte a un drastico cambio di paradigma delle scienze biologiche, conseguente alla scoperta di inedite proprietà a carico del DNA e dell’acqua.
Biblio: Electromagnetic Biology and Medicine 2015; 34: 106-112 (giugno 2015)
http://informahealthcare.com/doi/abs/10.3109/15368378.2015.1036072
Gli autori:
Luc Montagniera,b , Emilio Del Giudice,∗ , Jamal Aissab , Claude Lavalleea , Steven Motschwillerd ,
Antonio Capolupoe,f , Albino Polcarig , Paola Romanog,h , Alberto Tedeschii , Giuseppe Vitielloe,f
a World Foundation for AIDS research and Prevention (UNESCO), Paris, France
b Nanectis Biotechnologies, S.A. 98 rue Albert Calmette, F78350 Jouy-en-Josas, France
c Sezione INFN, I-20122 Milano, Italy (retired) e Centro Studi Eva Reich
d Chronix Biomedical, GmbH, Goetheallee, 8, 37073 Gottingen, Germany
e Dipartimento di Fisica E.R.Caianiello Università di Salerno, Fisciano (SA)
f INFN Gruppo collegato di Salerno, Fisciano (SA)
g Dipartimento di Scienze e Tecnologie, Università del Sannio, Benevento
h SPIN-CNR, Università di Salerno, Fisciano (SA)
i WHITE Holographic Bioresonance, Milano