Per contrastare le sindromi influenzali che si manifestano in particolare in inverno, la medicina di Hahnemann ha molte frecce al suo arco e tanti rimedi omeopatici su misura. Invece di imbottirci di pillole, proviamo questa volta a rivolgerci a un omeopata esperto e ad affidarci con fiducia ai suoi consigli. Scopriremo che alcuni dei comuni disturbi invernali si manifestano con modalità specifiche e personali per ognuno di noi.
Un classico: il raffreddore
Naso che cola in continuazione, muco trasparente che brucia e provoca quel rossore tipico tra il labbro superiore e il naso. E’ una delle condizioni di raffreddamento più comuni durante l’inverno. Per questo, chi è soggetto a questo tipo di raffreddore può tenere a disposizione Allium cepa, medicinale omeopatico molto utilizzato nelle riniti anche di tipo allergico con analoga sintomatologia.
Quando il naso è ostruito e secco durante la notte, ma di giorno cola e si arriva al punto di non sentire né i sapori né gli odori, stiamo provando solo alcuni dei sintomi che descrivono la grande variabilità di Pulsatilla. Questi sintomi migliorano all’aria fresca.
Un netto peggioramento con il freddo e l’aria fresca, lo riscontriamo, invece, quando il raffreddore è accompagnato da dolori e sensazione di pressione alla radice del naso con accumulo di catarro denso che porta alla sinusite frontale. Anche soffiandosi forte il naso, il muco è difficile da espellere e possiamo pensare a Kalium bichromicum.
Se il dolore bruciante causato dalla sinusite è localizzato, invece, a livello degli zigomi e della radice del naso il medicinale omeopatico a cui pensare è Mezereum. Questi dolori possono essere accompagnati da lacrimazione e solitamente peggiorano durante la notte e al contatto con l’acqua fredda.
Nel caso in cui la caratteristica principale del raffreddore siano gli starnuti che si susseguono a raffica, uno dopo l’altro, specialmente al mattino al risveglio, accompagnati da prurito alle narici e un peggioramento dell’ostruzione nasale durante la notte, il medicinale omeopatico che può fare al caso vostro è Nux vomica.
Una tosse fastidiosa
Nei mesi invernali, un altro sintomo classico è la tosse, che può manifestarsi in svariati modi. In questi frangenti, l’Omeopatia consiglia alcuni rimedi specifici, efficaci e privi di effetti collaterali. Vediamone alcuni:
Ipeca, pianta originaria del Brasile: se la tosse è forte e intensa fino a causare nausea.
Antimonium tartaricum nei casi di tosse secca e accumuli di catarro.
Drosera, quando la tosse è secca molto intensa, ma ha la caratteristica di peggiorare la notte e con il calore del letto.
Rumex crispus, se la gola è irritata da quel “pizzicore” che fa tossire, la tosse è secca e peggiora quando si inspira aria fredda.
Spongia tosta, quando la tosse può essere così forte da creare una grande ansia. Il timore è quello di soffocare, soprattutto se l’attacco di tosse è notturno e ci si sveglia con la sensazione che la laringe sia ostruita.