Abhyangham è una tecnica di massaggio a tutto corpo, il punto di partenza della manipolazione fisica dell’Ayurveda (ma non l’unica tecnica ovviamente). Potete trovare persone che lo praticano anche in Italia: in che cosa consiste?
Il termine Abhyangam significa "manipolazione del corpo". Si procede all’inizio all’unzione del corpo con oli medicati tiepidi di sesamo, mandorla, senape o arachidi cui vengono aggiunti miscele di erbe o di oli essenziali. Qui sta il trucco: la miscela può variare in base ai Dosha prevalenti delle persone che si sottopongono al massaggio. E cambia anche la tecnica di massaggio che può essere più o meno dolce, lenta e profonda. Inoltre, è possibile che si richieda di assumere una determinata postura. Si impara con anni di studio, non si improvvisa.
Dopo la sessione, che può durare un’ora, la persona viene invitata a sottoporsi a una doccia calda con l’impiego di polveri erboristiche che aiutano a rimuovere gli oli dalla pelle.
A che cosa serve? Intanto a buttare giù lo stress. Ma incrementa anche le difese immunitarie dell’organismo, e aiuta a eliminare le tossine. Ci rende più vicini, più consapevoli del nostro corpo, impariamo a sentire che siamo dotati di un corpo: solo in questo modo possiamo proteggerlo, preservarlo, prevenirne il logoramento.
Abhyangam è un massaggio rivitalizzante, indicato quando siamo spenti e affaticati, e, per i medici ayurvedici, è dotato di proprietà anti-aging quando viene praticato regolarmente. In India usano parole diverse e cioè riequilibrio dei chakra e azione sui punti "marman" (sono 108 e si stimolano attraverso la pressione).
Poi esistono massaggi Abhyangham specifici per alcuni problemi. In questi casi si tratta di una vera e propria terapia. C’è una tecnica per l’obesità, per il dolore, per i problemi neurologici o della pelle o della circolazione. E anche per le persone che lamentano problemi alla vista (Drishti Prasad Kar): ma non si massaggiano gli occhi, bensì i piedi, il collo, la schiena ai lati della colonna vertebrale.
Le varianti sono molteplici e derivano da tradizioni locali (molte regioni dell’India hanno il loro massaggio), tramandate nei secoli e insegnate da maestri. Non c’è "un" massaggio ayurvedico uguale per tutti. A volte si pratica con le mani, altre volte con i piedi o con i gomiti e le ginocchia. Ogni modalità ha la sua motivazione. Questa straordinaria ricchezza di tecniche denota la profondità di una conoscenza (Veda) cui ancora oggi possiamo attingere.