Viene usata da tempo, ora un nuovo studio (non l’unico) ne comprova l’efficacia. Funziona su adolescenti o giovani donne con problemi di dismenorrea.
Si parla di digitopressione su alcuni punti del padiglione auricolare. Lo studio riporta un concreto beneficio in termini di riduzione del dolore e dei “soliti” malesseri che si ripresentano al momento delle mestruazioni. Per questi disturbi, che possono essere anche molto pesanti, di solito si usano farmaci antidolorifici o ormoni. Che però comportano effetti collaterali, a volte altrettanto pesanti o anche peggio.
I punti per la dismenorrea che si possono stimolare sono 6. Nell’immagine ne vedete 2, quelli relativi al punto Shenmen e al punto per gli organi endocrini. Shenmen è conosciuto come il punto che allevia il dolore corporeo, con effetti sedativi. L’altro punto (“endocrine point”) agisce sul sistema endocrino riproduttivo, cioè su utero e ovaie, organo che bisogna riportare all’equilibrio.
Come si fa? Loro mettono dei piccoli semi nei punti auricolari fissandoli con un cerotto. La stimolazione con le dita parte all’inizio delle mestruazioni e prosegue per due giorni. Non è che bisogna premere i punti continuamente: lo si fa solo 4 volte al giorno per almeno un minuto.
Risultato: sul dolore e sui disturbi correlati l’auricoloterapia funziona meglio rispetto all’impiego dei farmaci analgesici. Non è certo la prima volta che questo fatto è stato segnalato.
Lo studio poi prosegue con altre suggestioni. Per esempio, le ragazze che hanno partecipato avevano la possibilità di usare internet per avere un contatto diretto con persone in grado di dare informazioni e sostegno sul problema. Così è ancora meglio: a questa età c’è bisogno che qualcuno stia in ascolto, possibilmente in modo disinteressato.
Dove hanno fatto questo studio? Come spesso accade, sull’isola di Taiwan: cinesi per la storia, occidentali per scelta.
Lo studio:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3638620/#!po=2.27273