Shirodhara è una classica procedura ayurvedica che consiste nell’applicazione lenta sulla fronte di oli medicati, o acqua di cocco, latte e altri liquidi. Il paziente è comodamente disteso su un lettino. Chi la prova dice che la tecnica induce uno stato di relax consapevole, equilibrio psicosomatico, chiarezza mentale e una sensazione di benessere. Praticato anche nelle Spa come strategia per il benessere, Shirodhara ha in realtà una lunga storia nella medicina ayurvedica.
I liquidi ricadono nel punto in cui la tradizione colloca il “terzo occhio” (agnya chakra), il sesto chakra.
Ma che cosa accade esattamente? Di recente, un gruppo di ricerca indiano ha studiato gli effetti di Shirodhara su vari parametri fisiologici in volontari sani. Vediamo le acquisizioni.
– Si riduce la pressione arteriosa diastolica (la minima) e la frequenza respiratoria.
– Aumenta il tono dell’umore e si riduce l’ansia.
– L’encefalogramma dimostra un potenziamento delle onde cerebrali alfa, quelle associate al rilassamento.
Tali effetti sono simili a quelli che si ottengono attraverso la meditazione, in particolare quella che prevede la concentrazione su agnya chakra tenendo gli occhi chiusi.
Nell’ottica occidentale tutto questo è mediato da un’azione sul sistema nervoso simpatico. Risulta interessante anche perché, in base ad alcune esperienze cliniche, Shirodhara si è mostrato efficace come trattamento dell’ansia, dell’ipertensione e dello stress che aggrava le malattie neurodegenerative.
Nei centri medici ayurvedici, tuttavia, questa pratica viene proposta per numerose altre malattie.
Lo studio:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3667433/