Quella polverina arancione ha delle proprietà sorprendenti. Vediamo l’ultima novità.
Solo negli ultimi mesi sono state pubblicate decine di lavori sulla Curcuma. Intanto che cos’è? Si tratta della Curcuma longa (haldi in India), una pianta che mettiamo nei cibi, anche usando il curry, ma che in paesi come l’India è considerata a tutti gli effetti una medicina, soprattutto in Ayurveda.
La proposta è di usare la curcuma come pasta per la salute dei denti (senza alcol). Le gengiviti, i sanguinamenti alle gengive, le infiammazioni ai denti….si tratta di infezioni, come tante altre. La curcuma funziona, si riduce l’assalto dei batteri che attaccano le gengive e alla lunga danneggiano i denti.
Ricetta
Un cucchiaino di curcuma disciolto in poca acqua con mezzo cucchiaino di sale e mezzo di olio di senape. Deve essere una pasta per massaggiare le gengive. E’ provato l’effetto anti-batterico e anti-infiammatorio. Da fare due volte al giorno, applicando la pasta su gengive e denti. Se c’è mal di denti, un massaggio di curcuma può alleviare.
Effetti ad ampio raggio
Ma non è solo questo. Sulla curcuma esiste una letteratura ormai vastissima. In questa polvere esiste una sostanza, la curcumina, dotata di potenti proprietà anti-infiammatorie e anti-ossidanti (anti-aging). Aiuta anche a ridurre i trigliceridi e le LDL, e ha un effetto protettivo sul fegato. Questo beneficio è utile soprattutto quando sottoponiamo il nostro fegato a sollecitazioni eccessive: prendiamo farmaci, beviamo troppo alcol, esageriamo a tavola…. intanto smettiamola e poi mettiamo curcuma sulle insalate.
La fama della curcuma ha ormai raggiunto la popolarità. C’è chi la propone come anti-infiammatorio, come prevenzione per il cancro, come trattamento per il diabete.
Non esagerare con le dosi
Che non si tratti di “acqua fresca” ormai è dimostrato anche dalla pubblicazione di centinaia di studi e dal fatto che alcune persone ne abusano. Non succede niente di grave ma se mettiamo troppa curcuma sui cibi….beh è possibile che si debba andare in bagno un po’ troppo spesso, o scontare alcuni mal di testa. Ma sicuramente alle dosi usate per i nostri piatti (la “classica” generosa spruzzata di curcuma…) è una strategia di prevenzione di notevole efficacia.
Consiglio finale
Per fare in modo che i principi attivi della curcuma siano sempre presenti nel sangue è opportuno procedere a 3 somministrazioni quotidiane, cioè durante i 3 pasti principali: mattino, mezzogiorno e sera. A scopo preventivo di solito si consigliano dosi non superiori a 2-2,5 grammi al giorno.
Curcuma per la salute orale: J Nat Sci Biol Med. 2013 Jan-Jun; 4(1): 3–7
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3633300/