Soprattutto se il nostro lavoro prevede lunghe ore davanti ai monitor, questo esercizio, descritto nel metodo Bates, può dare sollievo.
Sfregate le mani per renderle calde. Chiudete gli occhi e copriteli con i due palmi, le dita sulla fronte. Non premete.
Tenendo le mani sugli occhi apriteli e osservate: vedete luce? In questo caso, mettete meglio le mani affinché non si veda alcuna luce, cercate il buio. L’assenza di luce e il calore delle mani rilassano i muscoli oculari. E’ una tecnica per mettere a riposo i muscoli oculari: non ci pensiamo, ma anche i nostri occhi funzionano grazie ai loro muscoli. Anche loro ogni tanto chiedono tregua.
Mentre fate questo, concentratevi sui vostri occhi. Non ce ne accorgiamo ma spesso restano in tensione. Muovete un po’ i muscoli della fronte e delle orbite, per sentirli, e poi cercate di rilasciarli. Abbandonatevi, pensate che non c’è nulla da vedere, ma solo calore e oscurità. E’un momento per voi, approfittiamone anche per liberarci dai pensieri.
Per quanto tempo dobbiamo fare il "palming"? Due minuti ogni volta. Anche più volte al giorno. Magari riusciamo persino a scansare qualche mal di testa.
Altri due esercizi.
Il Blinking (o "flashing")
Altro esercizio del metodo Bates. Si tratta di sbattere le palpebre, senza sforzo, l’effetto visivo è quello di una serie di flash. Noi battiamo sempre le palpebre, senza esserne consapevoli: serve all’occhio per inumidire la cornea e eliminare le impurità. In questo caso lo facciamo consapevolmente, prestando attenzione a non fare sforzi, Bates diceva che doveva essere come un "battito di ali di farfalla". Vedrete che non è così facile da fare. Come in tutte le cose occorre un po’ di pratica.
Guardare lontano
Questo esercizio viene spesso consigliato alle persone che lavorano sui computer. Gli occhi non sono nati per questo: i nostri progenitori (da cui abbiamo ereditato, gli occhi, tra le altre cose) abitavano negli spazi aperti delle savane e guardavano lontano (per vedere se nei paraggi si aggiravano prede o predatori). La luce artificiale dei monitor, inoltre, non è una luce naturale.
Per questo, sarebbe utile ogni tanto staccare gli occhi dal monitor e mettere a fuoco un oggetto il più lontano possibile da noi. Meglio se questa pratica diventa un’abitudine.