La Vipassanā, una pratica meditativa legata alla tradizione buddista Theravada (ossia quella fondata sui testi più risalenti e maggiormente diffusa nell’Asia meridionale e nel Sud-est asiatico), è anche detta “meditazione di visione profonda”. Diversamente da altri generi di meditazione, infatti, essa non mira al raggiungimento di stati di assorbimento/astrazione, ma piuttosto a promuovere in chi medita un’osservazione vigile e costante di ciò che accade nel momento presente.
Si tratta dunque di una pratica che, lungi dall’isolare o astrarre dalla realtà circostante chi la svolge, addestra, al contrario, ad avere una presenza lucida nei confronti di se stessi, del proprio corpo, delle proprie emozioni, dei propri pensieri, nonché delle modalità con cui si entra in contatto con il mondo esterno.
La meditazione ‘formale’, ossia quella cui si dedica in via esclusiva un tempo apposito, declinata secondo le due modalità della ‘seduta’ e della ‘camminata’, costituisce pertanto, in questa tradizione, in un certo senso una palestra: durante quelle pratiche ci si allena infatti a sviluppare la capacità di essere consapevoli, ossia presenti al presente, e quindi di viverlo pienamente.
Senza lasciarsi risucchiare dal passato, che ormai non ha più una reale consistenza, e senza permettere al futuro, che ancora non è attuale, di monopolizzare le proprie energie, si può imparare ad aprirsi, liberi dai pregiudizi della mente giudicante, al rinnovarsi continuo della scoperta di ciò che realmente c’è.
La meditazione Vipassanā, dunque, può senz’altro essere indicata per coloro che praticano discipline sportive che richiedono concentrazione, attenzione, presenza fisica, mentale ed emotiva. Ma, prima ancora, essa è uno strumento straordinario e semplice, a disposizione di chiunque voglia coltivare con serietà e perseveranza la consapevolezza; il premio di questo impegno, sin da subito, è una vita più serena, liberi dalle gabbie che noi stessi ci costruiamo permettendo alla nostra mente di intossicarci con inutili pensieri che si dibattono continuamente tra l’attaccamento e l’avversione.
Non proprio una cosa di poco conto.
Per saperne di più, partecipa alle lezioni di meditazione Vipassanā che Barbara Biscotti terrà nell’ambito dell’Adventure Outdoor Fest di San Candido, venerdì 18 luglio e sabato 19 luglio.
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