Nuovo studio, questa volta arriva dall’università di Milano. Se guardiamo ai parametri legati alla performance fisica, la pratica Yoga regolare appare equiparabile ad altre attività di maggior impegno fisico.
Che tipo di parametri?
Quelli legati alla prestazione fisica ma anche a parametri antropometrici associati al rischio metabolico. In pratica, lo Yoga ottiene quello che spesso si ricerca con attività sportive quali la corsa su lunghe distanze, la corsa veloce e il Karate. Il risultato è in ogni caso superiore rispetto a chi non svolge alcun tipo di attività. Si riduce la componente grassa del corpo, aumenta la massa fat-free (muscolo), migliorano la capacità contrattile del muscolo e il sistema energetico che permette di ottenere velocità e potenza (saltare, sprintare, lanciare e sollevare pesi).
La differenza
La spesa energetica richiesta dallo Yoga, però, è molto più bassa. Cioè, non è necessario bruciare le stesse calorie che si consumano per correre, o svolgere attività aerobiche. Che non tutti sono in grado di praticare. Pensate alle persone anziane o con deficit fisici. Lo Yoga potrebbe rivelarsi molto importante.
Due parole sugli autori
Si tratta di un gruppo di universitari dell’Università di Milano, specializzato in Medicina dello sport e in scienze biomediche. Questo lavoro è stato pubblicato lo scorso gennaio sul Journal of Sports medicine and Physical Fitness.
Cè E, Merati G. J Sports Med Phys Fitness. 2015 Jan-Feb;55(1-2):51-7
http://www.minervamedica.it/it/riviste/sports-med-physical-fitness/articolo.php?cod=R40Y2015N01A0051