Nessun integratore o farmaco, solo Yoga. Riduce l’infiammazione che consegue all’inquinamento industriale. Lo segnala un gruppo di ricercatori indiani. Facciamo un passo indietro: l’India è un paese in via di sviluppo che sta conoscendo problemi a noi famigliari. In particolare, i lavoratori dell’industria pesante (ferro e acciaio) sono esposti a un gran numero di sostanze tossiche: ossidi di zolfo e d’azoto, polveri sottili, ozono, idrocarburi cancerogeni. Nelle nostre grandi città ancora accade qualcosa di simile.
Respirare queste sostanze allerta i nostri sistemi di difesa: invasione in corso. Il corpo reagisce con l’infiammazione, che è la prima strategia difensiva. A lungo andare, però, questo allarme cronico crea problemi fisici, soprattutto a carico dell’apparato respiratorio e cardiovascolare.
Tutto questo si può misurare attraverso un esame del sangue. Si vanno a vedere i cosiddetti marker pro e anti-infiammatori. Se i ‘pro’ sono in eccesso rispetto agli ‘anti’ c’è infiammazione sistemica, e rischio per la salute.
Lo studio*, condotto da Pratibha Rajbjoj, ha arruolato 50 operai dell’industria pesante. A 25 di loro è stato offerto un programma Yoga, per confrontarli con gli altri 25 senza Yoga. Risultato: dopo 12 settimane di Yoga si riduce la citochina pro-infiammatoria (IL-1 beta) e aumenta quella anti-infiammatoria (IL-10), mentre nei controlli accade il contrario. Vuol dire che la pratica contribuisce a spegnere l’infiammazione. E l’effetto si vede dopo poche settimane.
Quanto e quale Yoga?
Il programma si basava su Asana classici (ponte, cobra, locusta, albero, montagna eccetera) e su esercizi di respirazione Pranayama. Alla fine, cinque minuti sono sempre dedicati al canto dell’Om. Questa sequenza si estende per 45 minuti al giorno. Bisogna procedere così per sei giorni alla settimana.
E’ un’ulteriore conferma dei benefici dello Yoga in termini di protezione di polmoni e cuore, e quindi tutte le malattie cardio-polmonari. Anche l’esercizio fisico regolare apporta risultati simili. Non è affatto escluso che altre pratiche – che comportano come lo Yoga un basso impegno muscolare – possano ottenere gli stessi benefici. Gli indiani tengono molto allo Yoga e, come in questo caso, lo studiano, anche con gli strumenti scientifici provenienti dall’Occidente.
*J Clin Diagn Res 2015; 9: CC01-CC05
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4378732/
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