Dopo i sessant’anni può essere molto utile praticare i cosiddetti esercizi mind-body: un termine moderno che raggruppa antiche tradizioni. Qi gong, Yoga, Tai chi, ma anche il Pilates. Il beneficio consiste nel tenere il cervello in allenamento migliorando le funzioni cognitive e contrastando il declino che, purtroppo, a volte si riscontra con l’avanzare dell’età.
Cervello in forma nonostante l’età che avanza
Lo dicono gli autori di un nuovo studio firmato da Yanjie Zhang delle università di Seoul e Hong Kong, con il contributo di esperti di Singapore e Pechino. Questo argomento è cosa loro e provano ad analizzare scientificamente le pratiche che per lungo tempo risultano famigliari da quelle parti. Con buoni risultati. Dopo aver rivisto i migliori studi randomizzati giungono a queste conclusioni. Benefici significativi sulle funzioni cognitive, sulla cognizione globale, sulle performance esecutive, sulle capacità di apprendimento, sulla memoria, sulla fluenza del linguaggio. Sono poi i parametri che i nostri neurologi, con vari test, vanno a misurare quando si trovano di fronte una persona anziana che manifesta deficit cognitivo. Tutto questo senza alcun evento avverso.
Mind-body, il denominatore comune
Tutti gli interventi analizzati che si riferiscono a Qi gong, Yoga, Tai chi e Pilates hanno una cosa in comune: agiscono sul core e propongono tecniche di respirazione. «Nonostante i programmi di esercizio e le caratteristiche dei partecipanti varino grandemente, i nostri risultati suggeriscono che il mind-body potrebbe essere un metodo efficace e sicuro per migliorare le funzioni cognitive negli anziani», dicono Zhang e i suoi colleghi. Certo, serviranno studi di maggiore qualità ma, intanto, questo è quello che si vede.
Che cosa mantiene le funzioni cognitive?
Come mai gli esercizi mind-body hanno questo effetto sulle funzioni cognitive? Qui entriamo in un campo molto vasto, tuttora esplorato da numerosissime èquipe di scienziati in tutto il mondo. Secondo il gruppo, capitanato da Yanjie Zhang, i meccanismi potrebbero essere i seguenti:
– Migliore coordinazione dei movimenti corporei e respirazione ritmica.
– Più attenzione sulle percezioni corporee.
– Maggiore connessione tra corpo e mente.
– Maggiore volume dell’ippocampo e più stimolazione dei lobi frontali del cervello: diverse ricerche suggeriscono che queste strutture cerebrali siano decisive per il mantenimento delle funzioni cognitive. Ma ce ne sono anche delle altre, sotto indagine. Ad esempio, si è visto che imparare una danza aumenta il volume di alcune altre importanti aree del cervello.
– Infine, sono noti cambiamenti biochimici come l’elevazione di fattori plasmatici coinvolti nel potenziamento delle funzioni cognitive.
BIBLIOGRAFIA
Zhang Y et al. The Effects of Mind-Body Exercise on Cognitive Performance in Elderly: A Systematic Review and Meta-Analysis. Int J Environ Res Public Health, 2018 (dicembre), 15 (12).