Lo shiitake è un fungo dalle svariate proprietà benefiche, molto interessante dal punto di vista nutrizionale. Possiede amminoacidi essenziali, minerali (potassio, calcio, magnesio, manganese, ferro, rame e zinco), vitamine del gruppo B ed ergosterolo, precursore della vitamina D. Il micelio contiene più di 30 enzimi. La concentrazione più alta di principi attivi è contenuta nel cappello del fungo. Ha un gusto che ricorda la carne ed è quindi perfetto per accompagnare diversi cibi.
Numerosi studi hanno dimostrato il ruolo preventivo e ausiliario dello shiitake nei confronti di svariate patologie, tra cui malattie cardiovascolari e diversi tipi di cancro. Lo shiitake (Lentinula edodes) ha proprietà immunostimolanti – immunomodulanti: i suoi componenti agiscono riequilibrando e rafforzando l’attività del sistema immunitario. In particolare, dallo shiitake è stato isolato il lentinano, un betaglucano (carboidrato ad alto peso molecolare, costituito dall’aggregazione di zuccheri semplici) in grado di sollecitare i macrofagi, i linfociti T e le cellule Natural Killer, ovvero quei tipi di globuli bianchi deputati a riconoscere e distruggere elementi potenzialmente dannosi per l’organismo. Questo processo, collegato a un’aumentata produzione di anticorpi, agisce da barriera contro infezioni sia batteriche che virali e contribuisce a inibire la proliferazione delle cellule cancerose in alcune neoplasie.
Antitumorale
La fama che questo fungo si sta conquistando anche in Occidente è legata anche alle ricerche sullo shiitake che hanno documentato che i principi attivi dello shiitake, migliorando la risposta immune, possono essere un complemento naturale alle terapie tradizionali contro il cancro. In particolare, risale al 2002 uno studio che dimostra come il lentinano agevoli la regressione del cancro al colon.
Sperimentazioni ancora più recenti (2009) collegano la sua somministrazione a un’aumentata sopravvivenza di pazienti affetti da neoplasie gastriche e tumore del pancreas in stadio avanzato. Lo shiitake riduce anche gli effetti collaterali delle cure chemioterapiche. Sembra addirittura essere più efficace se assunto durante chemioterapia, perché l’estratto accelera la morte programmata delle cellule e protegge il fegato e il sistema immunitario dagli effetti tossici.
Riduzione del colesterolo
Sul colesterolo si sono ottenuti ottimi risultati somministrando gli Shiitake. La diminuzione del colesterolo sembra legata a un particolare principio attivo, l’“eritadenina”, sostanza che ha il potere di ridurne il tasso.
Un recente esperimento ha dimostrato come la somministrazione di Shiitake a persone di età avanzata aiuti a mantenere stabile il tasso di colesterolo i primi giorni, e addirittura porti a una diminuzione del 9% in una settimana. Il consumo di questo fungo aiuta anche ad annullare gli effetti del burro, alimento dall’alto contenuto di grassi che produce un significativo aumento del tasso di colesterolo.
Proprietà antiossidanti
La capacità di aumentare la giovinezza e la vitalità dell’organismo è un’altra delle proprietà benefiche dello Shiitake. Diverse ricerche scientifiche dimostrano come questo fungo contribuisca nel processo di rinnovamento naturale della pelle. Un recente studio realizzato a Toronto, in Canada, conferma le potenzialità dello Shiitake per migliorare, in modo totalmente naturale, l’aspetto giovanile della pelle. In effetti, alcuni estratti dello Shiitake sono utilizzati per la realizzazione di cosmetici e di creme antirughe.
Si tratta di uno dei più potenti antiossidanti in circolazione. Alcuni dei suoi componenti, come i polisaccaridi o i triterpeni, aiutano l’organismo a rallentare il processo d’invecchiamento, riducendo e invertendo il danneggiamento del DNA e lo stress ossidativo delle cellule del corpo umano. Nello specifico, i polisaccaridi aiutano le cellule a eliminare le tossine su base giornaliera e proteggono l’organismo contro un collasso precoce delle cellule in tutto il corpo, particolarmente nella pelle.
Shiitake e HIV
Subito dopo l’epidemia di AIDS nei primo anni ’80, i medici iniziarono a sperimentare l’uso del Lentinan come mezzo per rendere il sistema immunitario meno suscettibile all’HIV. È stato dimostrato che alcune molecole bioattive dello Shiitake sono in grado di bloccare la proliferazione del virus HIV. Recentemente è stata risolta dai biochimici dell’Università di Hong Kong una nuova proteina chiamata Lentin con forte attività di inibizione della proliferazione di cellule leucemiche.
Shiitake ed epatite
Una sostanza dello shiitake, chimata LEM (Lentinula edodes mycelium) si è dimostrata efficace contro l’epatite B. Alcuni studi hanno dimostrato che il LEM stimola la produzione di anticorpi che contrastano l’epatite. Mentre il Lentinan è un polisaccaride puro, LEM e LAP, entrambi presenti nel micelio (LEM) o da esso prodotte (LAP), sono glicoproteine e hanno evidenziato proprietà antitumorale in studi clinici. Attivano il sistema immunitario e hanno azione citotossica.
Azione antimicrobica
L’estratto di Lentinus edodes ha effetti prebiotici per la flora del colon. L’estratto può migliorare la flora intestinale e ridurre l’effetto dannoso di sostanze prodotte da batteri patogeni, oltre che ridurre il rischio di carcinoma al colon. Viene impiegato con successo anche per batteri patogeni e comuni, contro la Candida albicas e nella prevenzione dello Strptococcus pyogenes, Staphylococcus aureus e altri patogeni. La sostanza bioattiva identificata, responsabile di questo, è la lenthionina, un composto antifungino e antibatterico non tossico per i tessuti umani.
Per maggiori informazioni sul fungo Shiitake e le sue proprietà benefiche, consultare il sito www.saporedelsapere.it e https://ioboscovivo.it.