Proprio quei semini sono tra gli alimenti vegetali più interessanti dal punto di vista nutrizionale. La natura qui è stata generosa. Vediamo che cosa contengono e come prepararli.
Abbiamo cucinato più zuppe di zucca:
Abbiamo tenuto i semi. Che ne facciamo? Beh, li mangiamo. La zucca proviene dal Centro America dove costituiva uno degli alimenti base. Ma è un vegetale che appartiene ormai alla nostra storia.
Principali proprietà nutrizionali
– Altissimo contenuto di minerali essenziali, fondamentali per il funzionamento di enzimi che svolgono un’azione di contrasto ai radicali liberi. Inoltre contengono molto ferro.
– Ricchi di proteine di buona qualità. Cento grammi di semi contengono 30 grammi di proteine che corrispondono a più della metà del fabbisogno giornaliero. Possiamo ridurre gli altri alimenti proteici.
– Contengono triptofano, serotonina, glutamato e vitamina B. Questi nutrienti hanno una speciale affinità per il sistema nervoso. Concorrono alla produzione di GABA che è un neurotramettitore anti-stress, efficace contro l’ansia e l’irritabilità. Anche il magnesio, presente in questi semi, è un anti-stress. Inoltre, il triptofano favorisce una buona qualità del sonno.
– La presenza di fitosteroli tiene sotto controllo il colesterolo. In più, sono presenti grassi “buoni”, come gli omega-3, i polinsaturi.
– Ricchissimi di vitamina E, antiossidante. Solo cento grammi corrispondono a più del doppio del fabbisogno giornaliero consigliato.
– E’ noto che i semi di zucca riescono a ridurre i sintomi dell’ipertrofia prostatica, sia con un’azione ormonale sia perché contengono zinco. A questo scopo si usa soprattutto l’olio di semi di zucca, che è una specialità austriaca. Ma vanno bene anche i semi.
– Molte segnalazioni dicono che, alle giuste dosi, i semi siano utili per i disturbi urinari: cistite, incontinenza, problemi di vescica.
Insomma un alimento quasi completo e ben bilanciato: attenzione però perché sono anche molto calorici (se ne mangiamo molti, riduciamo le altre fonti caloriche).
Come possiamo servircene?
Si possono mangiare crudi ma più spesso si opta per l’arrostimento.
Si fa così:
– Ripulite in acqua i semi.
– Fate bollire in acqua salata i semi per 10 minuti. E’ importante non abbondare col sale, anzi si può anche non mettere del tutto.
– Una volta asciutti, riponete i semi su una carta da forno e infornate alla temperatura di 200 gradi. Non esagerate col tempo di cottura (non più di 15 minuti): il calore eccessivo cambia le proprietà nutrizionali. Può anche bastare un leggero scotto perché poi è più facile liberare il seme dal guscio.
A questo punto siamo pronti per consumarli. Sarebbe meglio togliere il rivestimento legnoso, operazione piuttosto laboriosa. Non succede nulla se li mangiamo interi, ma il tutto risulta molto meno digeribile. Per i disturbi che abbiamo citato, si ritiene che la dose giornaliera corrisponda a circa una tazzina da caffè di semi al giorno.
Poi però, possiamo usare i semi sgusciati per tanti piatti. In Messico è uno degli ingredienti della salsa “Mole”. Ma noi possiamo metterli nei biscotti e nel pane fatto in casa, oppure usarli come graniglia su vari manicaretti. Ma mettiamoli anche nelle insalate, nelle macedonie, nei risotti, sulla pasta. Oppure frulliamoli insieme ad altri ingredienti per preparare i nostri sughetti. L’olio può condire felicemente le insalate.