E’ una vera e propria disciplina che ogni medico tradizionale indiano deve conoscere. Vajikarana è la "scienza degli afrodisiaci, della virilità e del migliorare la salute della progenie".
In Ayurveda si descrivono 8 discipline, o specializzazioni: Vajikarana è una di queste. Un po’ come accade in Occidente con le varie specialità della medicina (neurologia, cardiologia, ecc.). Solo che in India ogni disciplina sa perfettamente che cosa fanno le altre. E’ preminente una visione olistica della persona, il fatto che, oltre al corpo, ci sia dell’altro.
In altri termini, per essere sani, l’Ayurveda dice che bisogna curare anche l’aspetto sessualità e fertilità. Se qualcosa non va da quelle parti è tutta la persona che ne subirà le conseguenze. Tutto si tiene.
Il termine Vajikarana include la parola sanscrita "Vaji", cavallo. E significa "ciò che riproduce il vigore del cavallo". Il vigore sessuale del cavallo. Gli antichi medici osservavano la Natura, perché noi siamo parte di questa. In Natura trovavano corrispondenze che potevano servire gli esseri umani.
La preparazione degli afrodisiaci è solo una parte di questa scienza. Per una buona sessualità è necessario anche praticare i metodi dello "Shodan", tecniche di purificazione del corpo, che includono purghe e sudorazioni. Ma altrettanto importanti sono i trattamenti fisici come i massaggi con speciali oli medicati o i bagni di erbe.
Che tipo di afrodisiaco usa l’Ayurveda?
A base di erbe naturalmente, ma anche minerali. Vajikarana conosce più di cento preparazioni che si scelgono dopo la diagnosi dei dosha. Sono medicine molto complesse, a volta con decine di ingredienti. Tra le più note "Vrihani Gutika", che contiene più di 30 erbe e radici, oltre al ghee e al latte.
Vajikarana ha anche un effetto anti-ansia e stress. Il primo obiettivo è ripristinare la funzione sessuale e favorire la fertilità: il piacere sessuale si considera un ulteriore beneficio. I testi ayurvedici descrivono chiaramente alcune comuni malattie, ben note anche ai giorni nostri, come la disfunzione erettile (Klaibya), l’infertilità (Bandhyatva) e l’eiaculazione prematura (Shukraghata Vata).
Nella foto, il tempio di Meenakshi Amman a Madurai (India). Il tempio è dedicato a Meenakshi, un avatar della Dea Parvati: l’epica racconta la storia del desiderio sessuale provato da Parvati nei confronti di Shiva.