Digiuno e Antiginnastica

Antiginnastica e digiuno

Ci sono affinità tra antiginnastica e digiuno? O meglio: è consigliabile praticare antiginnastica mentre ci si sta impegnando in un periodo di rinuncia al cibo? La risposta è sì e i motivi sono molteplici.

La mia esperienza personale

A 35 anni ho iniziato la pratica del digiuno: per 10 giorni ogni anno a primavera inoltrata.
Motivazione principale: prepararmi ad un buon invecchiamento, con la prevenzione e facendo dei check-up.

Sì, perché questo porta il digiuno: informazioni su come se la passano gli organi di famiglia… e durante quei 10 giorni parlano proprio tutti!
Intestino, sistema nervoso, organi genitali, polmoni, reni, cuore, vescica biliare, stomaco, fegato, milza, pancreas e metabolismo cellulare, si esprimono chiaramente.

Seguendo poi il ritmo circadiano messo a punto dall’antica medicina cinese, si scopre come ogni organo abbia due ore a disposizione durante la giornata per esprimersi elettivamente, sempre beninteso che ci si ponga in ascolto del proprio corpo.
Così dopo il digiuno si è in grado di fare il punto della situazione e stabilire un piano di risanamento e prevenzione per il resto dell’anno.
Il digiuno mette a riposo gli organi, specie stomaco e intestino.
Un altro motivo importante che mi portò a decidere per questa esperienza fu la pessima maniera che avevo di alimentarmi.

Ultima e non meno importante motivazione fu per me voler cercar di scardinare le abitudini mentali che stressavano alla grande il mio sistema nervoso, sì, desideravo rinforzare e sostenere il mio sistema nervoso.
In altre parole, lavorare sullo stress. Ero magra e proprio stressata!

Fu un’esperienza di digiuno guidato. Una dietologa erborista, molto preparata e professionale, metteva a punto per noi poco allettanti tisane col nome dei vari organi. Eravamo un folto numero di persone, anche uomini, che arrivavano da tutt’Italia. Ricordo che le prime notti, nella mia cameretta, avevo il terrore di stare male e…non esistevano ancora i cellulari!

Nei primi tre anni durante il digiuno avevo sempre molto sonno specie i primi 3-4 giorni, troppe tossine in circolo forse. Ben consapevole che era consigliato fare camminate, facevo del mio meglio in tal senso.
A volte, dopo una camminata, tornavo letteralmente straziata: la schiena a pezzi e il respiro forzato e corto.
Da buona esperta di antiginnastica decisi, al secondo anno di digiuno, che non potevo camminare con la bocca dello stomaco chiusa e col diaframma contratto e che la schiena mi faceva male non perché perdeva forza ed era troppo debole ma perché era un gomitolo di nervi contratti e imprigionati da muscoli serrati e con una massa grassa diminuita.

Provai allora a farmi un’ora di antiginnastica al giorno nella mia cameretta. Funzionava e tonificava, così pochi anni dopo iniziai a proporre questa possibilità ad alcune persone digiunanti del gruppo che volessero sperimentare.
Per vent’anni feci il mio digiuno in gruppo. Poi scelsi di proseguire digiunando da sola e in casa, per alcuni anni. Poi scelsi di proporre l’esperienza ad altri: una settimana di digiuno abbinando la pratica di Antiginnastica.

Perché fare antiginnastica durante un digiuno?

Vediamo le affinità tra digiuno e antiginnastica:

  • Da piccola ho ricordi della mamma che mi portava dal dottore ed io stavo, seduta, ad ascoltare la mamma che diceva ciò che non andava bene, dove il mio corpo non funzionava.
    Giovane donna, io portavo il mio corpo dal dottore e dallo specialista e il corpo stava ad ascoltare che cosa raccontavo di lui che non andava.
    Nel digiuno è il corpo a parlare, si sente finalmente ascoltato, e dà delle dritte alla diretta interessata su cosa desidererebbe che si facesse per lui.
    Corpo e mente cominciano a comunicare direttamente, senza intermediari, proprio come in antiginnastica.
  • Durante il digiuno si eliminano acidi urici.
    Anche un intelligente movimento corporeo aiuta a liberare le articolazioni da queste acidità e, inoltre, a stimolare la produzione di calcio nelle articolazioni.
  • Durante il digiuno, anche dopo 4-5 giorni che non si tocca cibo, sembra che l’intestino abbia bisogno, cerchi di essere attivo e, spesso, non ci riesce e chiede un aiuto.
    Movimenti di antiginnastica arrivano a stimolare questa preziosissima funzione!
  • Il digiuno è in grado di scardinare le abitudini alimentari (io risolsi la nutelladipendenza!).
    Antiginnastica è in grado di scardinare le abitudini muscolari (=posturali): atteggiamenti fisici dannosi, scoliotici, iperlordosanti, penalizzanti collo, mandibola, spalle, zona lombare e altro giù fino ai piedi.
    E, se si scardinano delle abitudini fisiche e alimentari, si arriva a scardinare certe abitudini mentali e tutto ciò che va insieme e cioè l’ambiente famigliare e sociale che si è respirato fin da piccoli e poi crescendo, un tormentone!
    E’ ambizioso, si può davvero intervenire sull’epigenetica che ci ha potentemente influenzati fino a quel momento.
    Nella nostra vita quotidiana il subconscio personale e l’inconscio collettivo banchettano spietatamente ad ogni ora del giorno col nostro sistema nervoso attraverso emozioni, sentimenti e pensieri e convinzioni che crediamo nostri.
    Potrei persino azzardare ad affermare che durante digiuno e antiginnastica è in atto un prezioso lavoro personale su quell’inconscio collettivo che ci influenza senza che ce ne accorgiamo.
    Ecco, lì c’è proprio buon rischio che cominciamo ad accorgercene!
  • Durante il digiuno si consiglia di camminare e di solito si è in piacevoli luoghi immersi nella natura.

    Ebridi Esterne, Isola di Harris, la spiaggia di Luskentyre: un luogo dal mare turchese e dalle spiagge bianche che si perdono all’orizzonte. Foto di Monica Perfumo
  • Certo, peccato che non ci si accorga che, perdendo grasso e tono e con gli organi impegnati in una situazione insolita e a volte doloranti, si stia camminando con una schiena curva e che spesso fa male e con un diaframma proprio contratto che rende il fiato corto e non aiuta certo il respiro e il movimento.
    E la maggioranza dei digiunanti neanche se ne accorge!
    Stringono i denti e vanno avanti.
    Praticando antiginnastica potrebbero allora scoprire che sentirsi camminare e viversi respirare può diventare un piacere, meglio, una gioia.
  • La psiche, le emozioni.
    Durante il digiuno può succedere che il fegato liberi certi umori…
    Che il cuore contatti le sue pene, la vescica biliare parli con bile, esca allo scoperto la paura dei reni, i polmoni esternino i contrasti famigliari…
    Le sedute di Antiginnastica sono fantastiche per portare le persone a contattare le loro emozioni, a sciogliere zone letteralmente congelate e contratture profonde e liberare e sostenere l’affiorare di emozioni e ricordi difficili. Per…sbarazzarsene naturalmente riconoscendo e accogliendo.
    Importante è il respiro.
    Perché obiettivo dell’Antiginnastica è riarmonizzare l’organizzazione muscolare posteriore, più forte, con quella anteriore, troppo debole, moscia e meno organizzata.
    Per ottenere ciò la chiave di volta del lavoro è il diaframma: bisogna liberarlo nelle sue innumerevoli inserzioni, per poter ritrovare il proprio ritmo respiratorio e così anche la tonicità del ventre. Petto e ventre diventano allora il proprio sostegno, il punto di forza, l’inizio della fiducia in se stessi.
    Poco alla volta ci si sente più decisi, più forti, si comincia a camminare fieri e a testa alta, nel senso che lo sguardo va dritto davanti a noi.
    Sì, durante il digiuno, giorno dopo giorno si va verso il buon umore, una certa leggerezza e la gioia di vivere: fegato e organi depurati, cervello più lucido.
    Sì durante la pratica dell’antiginnastica giorno dopo giorno si va verso il buon umore, una certa leggerezza e gioia di vivere: tensioni sciolte, ricordi emersi e accolti come preziosi tasselli della nostra storia ora ci sostengono, diventano un punto di forza, e la respirazione si libera!
  • L’uno è movimento muscolo scheletrico, l’altro è metabolico.
    Ora è risaputo quanto i due si influenzino a vicenda.
    Durante un digiuno c’è necessità di cibo per l’anima e per la mente. Si inserisce proprio nel programma la partecipazione ad una conferenza interessante o ad un concerto, la visita ad un museo o una cattedrale, si cercano colori e un foglio per poter disegnare.
    Si cerca di camminare immersi nella natura e si cerca di muovere il corpo concentrati e presenti ad esso, appunto facendo antiginnastica e respirando i passi.
  • Durante il digiuno può arrivare dal cuore la necessità di una preghiera, non penso ad una religione specifica, piuttosto ad un ringraziamento per la Vita, la sacralità della vita.
    Piuttosto un portare gli occhi, più aperti e ricettivi del solito, in giù al corpo e alla terra e poi in su verso il cielo, il cosmo. Anche questo guarisce, nel digiuno.
    In antiginnastica, non subito ma dopo un bel po’ di sedute, l’esperto propone alle persone distese a terra con le gambe flesse un movimento degli occhi che fa guardare verso il naso, proprio la punta del proprio naso… e poi in su, un punto sopra al proprio viso… e si continua: in su e in giù e poi ancora e ancora.
    Le prime volte che si fa può sorgere tristezza, col tempo e dopo cicli di sedute, alla fine di questo movimento può capitare che sorga un gioioso sentimento di gratitudine alla vita e a chi la vita ce l’ha donata.
  • Alla fine del digiuno si è più coscienti della necessità di un’alimentazione di qualità e si è più coscienti della quantità di cibo che ci necessita.
    Si è più lucidi e si è portati a fare programmi, a portare innovazioni in famiglia e sul lavoro, proprio come sta succedendo in noi stessi e nel nostro corpo. Si diventa più creativi nel trovare soluzioni per problemi che si hanno.
    Dopo almeno un ciclo di sedute di antiginnastica si è più consapevoli dei movimenti e degli sport che portano beneficio al corpo e alla mente, così come anche di iniziative e movimenti nuovi da portare in famiglia, sul lavoro e nel sociale.
    Si libera energia dalle contratture e dai vecchi nodi muscolari sciolti, si scopre con piacere che è energia creativa e viene il desiderio di iscriversi ad un corso di musica, di disegno o di recitazione o di seguire la passione del fotografare, dipingere o cantare. Si libera la propria creatività, si fa meglio all’amore.
  • Dopo un seminario intensivo di antiginnastica si è più ricettivi all’arte, i sensi, tutte le aperture del viso, sono più vive: gli occhi scorgono cose che di solito sorvolano, le orecchie sono più aperte per l’ascolto, la bocca abbandona l’atteggiamento serrato del “meglio che non parli”, gli odori ci parlano, le mani toccano diversamente.
    Durante un digiuno, non lo si sa, ma se si vanno a vedere dei quadri…. si scopre che si aveva fame d’arte, lo stesso nell’ascoltare un coro, una conferenza o l’entrare in un buon ristorante solo per apprezzare il raffinato o colorato allestimento dei tavoli, gli odori e i colori delle portate.
  • Mentre il corpo, alla ricerca di cibo per energia, mangia e consuma corpi chetonici, tossine e grassi inutili perché di troppo, si fa strada nell’animo il desiderio di eliminare vecchi vestiti, oggetti, scritti, valori e riordinare i cassetti e anche le idee.
    Facendo antiginnastica poco alla volta si riordinano i ruoli di ogni muscolo: si scoprono muscoli addormentati o impediti nel loro lavoro mentre altri sono, a loro stesso discapito e solitamente dietro, prepotenti e sempre all’opera prendendosi anche i ruoli che non competono loro.
    Un esempio? Si rischia di scoprire che solleviamo pesi, veri e metaforici, con le spalle o con la mandibola! Sì, contraendola notte e giorno…
    Che ci carichiamo sulle spalle di tutto, abbruttendole.
    Che cerchiamo di allungarci, diventare più alti, crescere lungo la colonna mettendo antiestetici e rumorosi e scomodi e pericolosi tacchi alti senza osservarci attentamente allo specchio: dietro stiamo inarcando le caviglie mentre la zona lombare è al limite del cortissimo, con tutti i paravertebrali e lombari raccorciati e contratti allo spasmo per ore!
    Mi si dirà che gli uomini non rischiano questo… ma le loro pance in fuori stanno facendo la spia di quanto la zona lombare dietro sia corta e contratta fino a spingere in avanti i segmenti vertebrali e…la pancia!!
    C’è poi chi per crescere in altezza, sempre anche in senso metaforico, spinge il mento per aria, faticosissimo! Allo specchio, sapendo guardare, si vedrebbe una gola davanti troppo esposta e un collo inarcato dietro, dunque più corto! E meno elegante. Non si sta guadagnando certo in altezza…
    L’eleganza, la bellezza della forma, ci guidano sia nel digiuno che in antiginnastica.
    La bellezza nel senso che è bello ciò che è autentico, vero e dunque sano e buono per la vita.
  • Tutte due sono pratiche da vivere in gruppo per poter avere il massimo dei risultati.
    Il piacere di scambiarsi delle ricette: gli spaghetti all’amatriciana, lo zabaione, i biscotti vegani…. Raccontarsi la storia della propria vita, le malattie avute, le/gli amanti, i figli, gli sport…
    Da soli, isolati, è vero che ci si può concentrare meglio su se stessi, vero anche che vengono a mancare i preziosi stimoli dei contatti e delle relazioni umane.
    L’ideale è partecipare in gruppo: è più festoso, sfidante e meno deprimente non mangiare in compagnia!
    Lasciandosi guidare da un referente e ritagliando per sé indispensabili e preziosi tempi solitari di riflessione e di ascolto per potersi sentir vivere, elaborare, integrare l’esperienza.
  • Penso che non si debba, non si possa consigliare o prescrivere la pratica del digiuno e lo stesso vale per l’antiginnastica. Son pratiche che semplicemente si scelgono quando si desiderano fortemente.
    Entrambe sono impegnative: non ci si affida ad un altro specialista che fa per noi ma si sceglie di prendere se stessi in consegna e per mano; si chiamano in causa la propria fiducia, forza di volontà, ricerca di conoscenza, convinzione, motivazioni, perseveranza perché possono presentarsi brevi momenti difficili: mal di testa o mal di schiena o nausea, delusione, tristezza o rabbia… possono far parte del percorso di risoluzione. Dunque bisogna liberamente scegliere e capire se si è portati per questa svolta.
    “Si può benissimo vivere tutta una bella vita senza fare antiginnastica!” Asseriva con humor Thérèse Bertherat (inventrice del metodo).

Lati negativi

  • per l’aniginnastica: nessuno
  • per il digiuno: un dimagrimento eccessivo a volte e quindi una ripresa troppo impaziente e desiderosa di… cibo!…Allora si potrà sempre cercar di fare un po’ di antiginnastica: specie i movimenti che coinvolgono lingua, mandibola e occhi, così la bocca sarà in movimento, il diaframma sarà più libero e la bocca dello stomaco verrà un poco …distratta!

L’antiginnastica

L’antiginnastica è un metodo di benessere originale che permette a chiunque di conoscersi meglio, di appropriarsi del proprio corpo e di abitarlo. Ideata agli inizi degli anni Settanta del secolo scorso dalla chinesiterapeuta francese Thérèse Bertherat, si basa su movimenti sottili, precisi e rigorosi che tengono conto dei pensieri, delle emozioni e degli affetti, sempre nel rispetto dell’integrità della struttura corporea.

Per saperne di più: www.antiginnastica.com
Maria Beretta
 – mariettaber@gmail.com
https://antigymnastique.com/it/praticien/maria-beretta/

Monica Perfumo – monica.perfumo@gmail.com
https://antigymnastique.com/it/praticien/perfumo-monica/