Dermatite atopica: cos’è e come riconoscerla

La dermatite è una delle problematiche più comuni nelle persone, che influenza individui di tutte le età, dai neonati agli adulti. Questa condizione, di natura infiammatoria, si manifesta attraverso sintomi quali arrossamento, pizzicore e irritazione e tra le diverse forme di dermatite, quella atopica emerge come una delle più debilitanti.

Conosciuta anche come eczema atopico, è una patologia cronica della pelle caratterizzata da un’intensa sensazione di prurito e una serie di manifestazioni cutanee tra cui eritema, papule-vescicole, lichenificazione e secchezza cutanea.

Può colpire individui di tutte le fasce d’età, tuttavia le aree corporee interessate possono variare: nei bambini, solitamente, si localizza sul volto e sulle braccia, mentre negli adulti tende a colpire preferenzialmente le pieghe flessorie, come dietro il ginocchio o la piega del gomito.

Comprendere cos’è la dermatite atopica e i suoi segni distintivi è quindi il primo passo verso un trattamento efficace e il miglioramento della qualità della vita delle persone.

In questo articolo, ne esploreremo in dettaglio i sintomi, le cause e le opzioni di trattamento, offrendo una panoramica completa di questa affezione cutanea così diffusa e spesso sottovalutata.

Cos’è la dermatite atopica

La dermatite atopica è una condizione infiammatoria della pelle che si manifesta con episodi ricorrenti o cronici di prurito intenso e arrossamento evidente. Questo problema non solo compromette la salute in generale, ma può causare persino disagi nella quotidianità e impattare sulla qualità della vita.

Può interessare varie aree del corpo, con predilezione per mani, piedi, pieghe del gomito e del ginocchio, polsi, caviglie, viso, collo e torace. È altrettanto comune la comparsa di eruzioni cutanee intorno agli occhi.

A differenza di altre forme di dermatite, quella atopica ha una manifestazione prevalente nelle prime fasi della vita, con insorgenza sin dalla nascita o nei primi anni del bambino, spesso in modo improvviso. Tuttavia, può colpire anche gli adulti, con una prevalenza stimata tra il 10% e il 20% della popolazione maggiorenne in Italia.

La caratteristica peculiare risiede nella sua natura cronica e pruriginosa, che si presenta con fasi di miglioramento. Inoltre, ha la tendenza a sviluppare infezioni cutanee sovrapposte, frequentemente di origine batterica o virale, a causa del danneggiamento della barriera cutanea e del grattamento continuo.

Sintomi visibili e invisibili della dermatite atopica

Riconoscere la dermatite atopica non è complesso, perché ha sintomi ben visibili sulla pelle. Tra i più comuni vi sono le chiazze rosse, spesso associate a un’intensa sensazione di prurito e a una condizione di secchezza cutanea. Queste chiazze, nei casi più gravi, possono essere ricoperte da vescicole, abrasioni o croste.

Il pizzicore è una delle manifestazioni più debilitanti e può variare in intensità da lieve a insopportabile, causando notevoli disagi al paziente, soprattutto durante la notte quando tende a peggiorare.

Il disturbo può compromettere significativamente la qualità del sonno, portando a frequenti risvegli notturni e a una ridotta durata del riposo.

Il prurito costante e la presenza di lesioni cutanee causano frequentemente stress emotivo e psicologico, compromettendo l’equilibrio mentale e il benessere psicologico del paziente a lungo termine.

L’ansia e la frustrazione associate alla gestione quotidiana della malattia possono avere un impatto significativo sulla socialità e sulle relazioni interpersonali del paziente, contribuendo a una diminuzione dell’autostima e della qualità complessiva della vita.

È importante sottolineare però che i sintomi della dermatite atopica possono essere facilmente confusi con quelli di altre forme di dermatite, come quella allergica da contatto: pertanto, è fondamentale consultare uno specialista dermatologo per una diagnosi accurata e per avviare un trattamento appropriato.

Cause e trattamenti utili

La dermatite atopica è una condizione complessa che coinvolge una serie di fattori genetici, ambientali e immunologici. Tra i principali vi sono soprattutto i cambiamenti stagionali, lo stress psicofisico e l’esposizione a sostanze irritanti come saponi, detergenti per la casa e tessuti sintetici.

Sebbene l’assunzione di alcuni alimenti possa influenzarne il decorso in una minoranza di pazienti, non vi è una correlazione diretta e universalmente riconosciuta tra allergeni alimentari e la patologia. Di conseguenza, le diete ad eliminazione non sono generalmente raccomandate e potrebbero addirittura essere dannose, in special modo nei bambini.

Per la prevenzione della dermatite atopica, sono raccomandati diversi approcci sia per i soggetti a rischio che per coloro che hanno già sviluppato il disturbo

La soluzione primaria si concentra sulle attività di prevenzione, come l’allattamento al seno, l’introduzione di alimenti solidi dopo i 4-6 mesi di età e la somministrazione di probiotici.

In secondo luogo, invece, è importante mirare a prevenire la comparsa di lesioni cutanee e a ridurre l’eccessivo ricorso ai trattamenti farmacologici attraverso l’applicazione di emollienti, l’eliminazione di sostanze irritanti e allergeni e la gestione dello stress.

Per quanto riguarda i trattamenti, non esiste una cura definitiva, ma sono disponibili numerosi aiuti efficaci per gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita del paziente. Tra i più comuni vi sono l’uso di creme steroidi o non steroidee per uso topico, la fototerapia e, nei casi più gravi, i farmaci sistemici consigliati dal proprio medico.

È infine importante seguire una routine di cura che includa il bagno con detergenti delicati e l’applicazione regolare di emollienti per mantenere la pelle idratata e proteggerla dalle irritazioni.