L’acqua funzionale e la menopausa

Durante l’età fertile le mestruazioni svolgono fra l’altro un’importante funzione purificante per l’organismo permettendo di espellere molte sostanze di scarto. Con la menopausa questa azione viene meno ma resta la necessità del corpo di liberarsi da tossine e da rifiuti metabolici.

di STAFF ALCALIA – COORDINAMENTO DIVULGAZIONE VITO QUINTAVALLE

Questa modalità di purificazione che l’organismo ha sempre trovato disponibile per anni ed anni ogni mese con le mestruazioni resta purtroppo nella sua “memoria” ancora per un po’ di tempo, anche quando giunge la menopausa e il ciclo non c’è più. In questa emergenza ecco che le vampate di calore e le sudorazioni improvvise sono un chiaro segnale del tentativo dell’organismo di espellere tossine ed acidi metabolici. E a questi segnali spesso se ne aggiungono altri che si manifestano come i classici disturbi della menopausa.

È l’acqua il mezzo più importante in assoluto che l’organismo utilizza per depurarsi e per ristabilire l’equilibrio acido-base, non solo quello del sangue che deve essere sempre lievemente alcalino intorno a pH 7,4, ma anche della Matrice Extra Cellulare che è costituita quasi tutta da acqua e che rappresenta una specie di acquario nel quale vivono le cellule del nostro corpo.

Il ricambio di acqua, quindi, è fondamentale e aiuta l’organismo ad attivare tre delle sue strategie più efficaci per liberarsi delle sostanze acide – la diuresi, la respirazione e la sudorazione.

IDRATARSI MA CON ACQUA DI QUALITÀ

La vecchia scuola di pensiero ha sempre detto in modo generico di bere tanta acqua, la raccomandazione resta valida a tutti gli effetti ma i nuovi studi dimostrano che è la qualità dell’acqua che si beve a fare molta differenza per raggiungere un equilibrio di benessere. Rispetto alle ben note acque minerali con bassissimo residuo fisso, e con un pH che dopo qualche mese dal confezionamento in bottiglie di plastica non è mai quello indicato in etichetta (rilevato alla fonte all’epoca in cui furono fatte le analisi), ci sono acque che rispondono molto meglio al benessere di tutti ed in particolare della donna nelle sue varie fasi di vita.

Qui entra in campo l’Acqua Funzionale bio naturale che con le sue caratteristiche uniche – pH 9,0 – 9,5, microstruttura di sole 5 molecole anziché 15 e con la sua ionizzazione con effetto antiossidante – non solo alcalinizza il corpo ma lo idrata profondamente, intensifica la diuresi, stimola a bere di più e purifica dalle tossine, riuscendo ad essere un ottimo coadiuvante per contrastare i disturbi in questa fase di riadattamento del corpo della donna ai nuovi equilibri. In sintesi l’azione detox dell’Acqua Funzionale aiuta ad espellere le sostanze nocive che prima della menopausa l’organismo riusciva ad eliminare più facilmente.

ELIMINARE TOSSINE E RIFIUTI METABOLICI

Gli squilibri ormonali affrontati con alcuni farmaci a base di ormoni hanno anche la funzione di dare un falso segnale al corpo facendogli credere che l’utero sia ancora in azione come quando c’era il ciclo. Con questo messaggio il corpo potrebbe continuare a far affluire le sostanze nocive da eliminare proprio nella regione ovarica creando nel tempo una pericolosa concentrazione di tossine e di rifiuti metabolici con gravi conseguenze (infiammazioni, tumori ed altre patologie importanti).

Ecco che un consumo quotidiano di Acqua Funzionale – grazie alle sue proprietà – può rappresentare una delle strategie più valide e più naturali per aiutare il corpo ad espellere i residui metabolici, a stimolare il ricambio dell’acqua e a contrastare la tendenza alla ritenzione idrica.

Alcuni studiosi ritengono che l’acidosi metabolica possa essere una delle cause importanti che in molti casi può portare ad una menopausa precoce, poiché avrebbe un’influenza negativa sulle ghiandole germinali creando le condizioni di una sospensione nella produzione di ormoni, fra i quali proprio gli estrogeni. Non sono rari i casi in cui un recupero di un buon livello di alcalinizzazione e detossinazione del corpo abbia generato un recupero dell’efficienza ormonale ed una conseguente ripresa del ciclo mestruale. Anche in questi casi l’Acqua Funzionale può svolgere un’ottima funzione coadiuvante nella terapia di recupero.

Ovviamente non bisogna mai considerare l’Acqua Funzionale come un farmaco, neanche gli altri alimenti funzionali lo sono, ma può rappresentare indubbiamente un buon alleato per tutto quanto il ginecologo possa indicare per affrontare serenamente la menopausa come una nuova stagione della vita della donna.

 

NOTA. Per la redazione di questo articolo sono state raccolte e sintetizzate le esperienze e le osservazioni dei medici, nutrizionisti e personal trainers che collaborano con Alcalia sui temi di divulgazione. Inoltre c’è il riferimento alla seguente bibliografia:

Jéquier E, Constant F – Water as an essential nutrient: the physiological basis of hydration European Journal of Clinical Nutrition (2010). Sponzilli, N. Fratto, A. Polimeni – Antiaging donna e menopausa – Edizioni Mediterranee. Genazzani, A. R. – Premenopausa & Menopausa – CIC edizioni internazionali