La stanchezza nella sua forma lieve o cronica, spesso associata ad affaticamento muscolare o, nei casi più severi a fibromialgia, può accompagnarsi anche a diverse problematiche: turbe immunitarie, infettive, sedentarietà, depressione e ipocondria. Nei casi di stanchezza cronica si devono considerare anche le alterazioni dell’asse dello stress, eventualmente correlate al microbiota intestinale. La sindrome fibromialgica è una forma comune di dolore muscoloscheletrico diffuso e di affaticamento (astenia) non infiammatoria, che manca di alterazioni di laboratorio (la diagnosi, infatti, dipende principalmente dai sintomi che il paziente riferisce). Studi rigorosi hanno definito le linee guida per la diagnosi, dimostrando che il dolore muscoloscheletrico diffuso e la presenza di specifiche aree algogene alla digitopressione (tender points), sono presenti nei pazienti affetti da sindrome fibromialgica e non comunemente nelle persone sane o in pazienti affetti da altre patologie reumatiche dolorose. Circa il 90% dei pazienti affetti da sindrome fibromialgica riferisce affaticamento, moderato o severo, ridotta resistenza alla fatica e/o una specie di stanchezza che ricorda quella normalmente riferita in corso di influenza o in mancanza di sonno. Nello specifico possono essere utili: Infiavin (un insieme di Artiglio del Diavolo, Boswellia, Salice Bianco Corteccia, Partenio) eventualmente da associare con Multimagnesio, che grazie alla presenza di vari Sali di Magnesio, prevengono le contratture muscolari e agiscono su stress e stanchezza, al dosaggio di due compresse al giorno.