Cresce l’età media dei corridori e di pari passo cresce il numero di podisti che assumono farmaci per la pressione. Eppure l’assunzione di questi medicinali non è priva di effetti collaterali: da una parte aumentano il rischio di ipertensione, paradosso dovuto al sommarsi dell’effetto farmacologico con la naturale azione ipertensiva della corsa; dall’altra abbassano il livello delle prestazione.
Proviamo a chiederci da dove nasce questa epidemia di ipertensione. Anche se è innegabile che ci alimentiamo sempre peggio, con cibi salati e raffinati, uno dei motivi principali è la scelta delle più importanti società di cardiologia di abbassare i livelli di tolleranza della pressione arteriosa sistolica (massima) e diastolica (minima). Oggi, chi supera anche solo di poco il valore 120/80 può essere già soggetto a un trattamento farmacologico antipertensivo. Come spiega Fiona Godlee, nota editorialista e direttrice del British Medical Journal, con questi nuovi limiti il 70% degli individui over 65 diventa eleggibile alla somministrazione di farmaci per la pressione .
Perché si alza la pressione?
La pressione arteriosa è la somma degli sforzi necessari al nostro cuore per mandare sangue in ogni distretto, cervello in primis. Quando la pressione è alta, è perché il corpo ne ha bisogno. In ottica di Medicina di Segnale, un’eventuale correzione con farmaci per la pressione può che essere temporanea: l’obiettivo è correggere le cause dell’aumento pressorio.
Vediamo insieme cosa causa l’innalzamento di pressione:
- età
- eccessiva assunzione di sale alimentare
- stato infiammatorio cronico
- stato di forte ritenzione idrica
- marcato sovrappeso
- elevato stress psicofisico
- ansia, angoscia, agitazione
- eccessiva assunzione di zuccheri
- eccessiva assunzione di stimolanti
- tipi di disfunzioni renali
- presenza di placche ateromatose
- sedentarietà
Perché abbassarla con i farmaci non è la giusta soluzione
Una pressione arteriosa più alta della norma richiede una correzione, ma non necessariamente farmacologica: un farmaco forza un valore pressorio non gradito dall’organismo, che quindi si oppone. Meglio agire sulla ritenzione idrica, sul sovrappeso, sull’ansia e sull’assunzione di sale: così la pressione si abbassa in modo naturale, e il corpo non cerca di tornare ai valori precedenti.
Eppure sono molti gli sportivi, soprattutto di una certa età, che assumono antipertensivi prescritti dal medico curante. Le linee guide ricordano che non va prescritto alcun farmaco per una o due misurazione pressorie occasionalmente elevate. Prima bisogna effettuare il cosiddetto “holter”, l’esame che dà i valori pressori dell’intera giornata ed esclude il cosiddetto effetto “camice bianco” (che innalza i valori misurati, nelle persone particolarmente sensibili o emotive).
Nelle stagioni più calde, per esempio, a fronte della naturale riduzione pressoria indotta sia dall’attività fisica sia dalla notevole perdita di liquidi corporei dovuta magari al caldo, in alcuni casi il sangue non riesce più ad arrivare al cervello generando un rischio di svenimento o di nausea/vertigini. E quando il corpo richiede un aumento pressorio naturale per accompagnare l’impegno muscolare di una prestazione intensa, le molecole del farmaco antipertensivo riducono la capacità del sangue di raggiungere ogni fibra nervosa e muscolare con il risultato che la prestazione diventa più scadente.
È inoltre importante ricordare che tutte le prestazioni che richiedono di riempire di sangue e di ossigeno parti del nostro corpo, vengono inficiate dall’uso di farmaci antipertensivi. Un’informazione che troppo spesso il marketing dei produttori di farmaci omettono, a discapito di chi li assume.
Scegliere uno stile di vita sano
Tanti sono i farmaci che hanno come effetto collaterale un innalzamento pressorio: cortisone per allergie o malattie autoimmuni; vasocostrittori e broncodilatatori usati per asma e difficoltà respiratorie. Anche gli stimolanti – amfetamine, antidepressivi, caffeina – alzano la pressione. Il fumo è sicuramente è una delle cause principali di innalzamento pressorio.
Alimentazione, stile di vita, psiche serena ed equilibrata possono regolare in modo potente i nostri valori pressori senza bisogno di alcun farmaco. Chi corre lo sa, perché sa che la corsa rende più elastiche le arterie, riduce i picchi glicemici e cortisolici, fa dimagrire, rende il cuore più efficiente e abbassa la ritenzione idrica. Non assumiamo alla leggera sostanze chimiche in grado di danneggiare le nostre prestazioni senza prima avere indagato a fondo con il nostro curante tutti i pro e i contro di un’eventuale assunzione.