Secondo una ricerca nazionale su salute e nutrizione (NHANES) effettuata negli Stati Uniti(F), l’attività fisica è associata a una forte riduzione della mortalità. Tra il 2003 e il 2005 un campione di soggetti dai 40 anni in su (età media 57 anni) ha indossato un accelerometro, per misurare con precisione il numero di passi e l’intensità di camminata.
La ricerca ha evidenziato che chi faceva 8mila passi al giorno ha avuto 10 anni dopo una mortalità dimezzata (-51%) rispetto a chi ne faceva 4mila, e chi ne faceva 12mila, una mortalità ridotta di un terzo (-65%). Ciò si è verificato indistintamente in uomini e donne, bianchi, neri e messicani. L’intensità del passo, invece, non ha migliorato i risultati in modo significativo.
I benefici di un’attività fisica moderata
Come dimostrato dalla ricerca, basta un’attività fisica moderata, alla portata di tutti, per prolungare la vita in buone condizioni. Nessun farmaco somministrato a livello di popolazione potrebbe dare risultati nemmeno paragonabili.
Traguardi di 8mila passi, e persino di 10-12mila, non sono ambiziosi come potrebbe sembrare, perché gli accelerometri indossati più di 14 ore al giorno intercettavano anche i passi che i dispositivi simili di molti cellulari non rilevano quando a domicilio quasi tutti non li tengono addosso, pur facendo ancora un discreto numero di passi/attività fisica.
Per chi non riuscisse a rispettare le dosi raccomandate, è dimostrato che anche pochi minuti al giorno è meglio che niente(5)! Inoltre, non è mai troppo tardi per iniziare: anche chi è rimasto inattivo nell’età adulta, se inizia a 60 anni riduce ancora molto la mortalità (-35%) rispetto a chi resta inattivo(6).
La ricerca rassicura anche sul fatto che non occorre per forza impegnarsi in camminate veloci o attività vigorose, in sessioni prolungate: va bene procedere con il proprio passo, purché se ne facciano tanti ogni giorno, non importa se in sessioni lunghe o in tante brevi intervallate da pause.
La popolazione italiana
Anche la popolazione italiana ha bisogno di fare più movimento. Secondo un rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità/ISS(7), solo un adulto su due raggiunge i livelli raccomandati di attività fisica, e stima che ciò causi 88.200 morti/anno in Italia (il 14,6% della mortalità totale).
Fonte (F): Saint-Maurice PF et al. Association of daily step count and step intensity with mortality among US adults. JAMA. 2020; 323:1151-60.
Tratto da un articolo del dottor Alberto Donzelli sul numero 96 de L’Altra Medicina (giugno 2020), acquistabile in edicola e online. Qui trovate la bibliografia.
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